Serie A

Napoli, ricorso e rabbia per le 4 giornate ad Higuain

Il giudice sportivo conferma l'anticipazione sulla stangata per il "Pipita". Sui social tifosi azzurri scatenati. E la società prepara la strategia per ridurre la squalifica

NAPOLI. E stangata fu: sono quattro le giornate di squalifiche comminate a Gonzalo Higuain. Come era stato anticipato, il giudice sportivo della serie A, Gianpaolo Tosel, ha punito la reazione nervosa del "Pipita" nei confronti dell'arbitro toscano Massimiliano Irrati dopo l'espulsione in Udinese-Napoli.

Un duro colpo che frena la rincorsa del Napoli sulla Juventus verso lo scudetto, già compromessa dopo il ko di Udine quando alla fine del campionato mancano sette giornate e che ha scatenato le proteste dell'ambiente partenopeo. Il giudice ha poi inflitto un turno di stop anche al tecnico Maurizio Sarri (espulso nel primo tempo per proteste e ricorda il giudice «recidivo» ), il difensore Kalidou Koulibaly e l'attaccante Dries Mertens.

Nella motivazione della squalifica a Higuain, Tosel parla di «gesto irriguardoso» dell'argentino verso l'arbitro: una giornata è stata inflitta per l'espulsione dovuta a doppia ammonizione, mentre tre sono state comminate per la reazione: l'argentino, scrive nel suo dispositivo Tosel, al 31esimodel secondo tempo subito dopo l'espulsione «ha rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa e compiuto nei suoi confronti un gesto irriguardoso fronteggiandolo e ponendogli entrambe le mani sul petto», e ha poi «assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di un avversario, venendo trattenuto dai propri compagni di squadra».

I legali del Napoli sono già al lavoro per presentare il ricorso. «Abbiamo richiesto, come preannunciato, gli atti ufficiali sulla squalifica di Higuain per presentare il ricorso. Quando avremo le carte potremo delineare precisamente la strategia difensiva», ha detto all'Ansa, Mattia Grassani. «Da quando riceveremo gli atti, avremo sette giorni di tempo per preparare il ricorso, da delineare leggendo il contenuto del referto», ha aggiunto. Sui tempi per la decisione, Grassani ha spiegato che «sull'appello non arriverà prima della seconda metà della prossima settimana». Higuain sconterà sicuramente la prima giornata di squalifica contro il Verona, poi il Napoli attenderà nella settimana successiva le decisioni sul ricorso.

La reazione dei tifosi partenopei non si è fatta attendere e sul web monta la protesta, l'opinione generale è quella dei «due pesi e due misure» per la disparità di trattamento riservato a Higuain e allo juventino Leonardo Bonucci protagonista di un atteggiamento non proprio soft nei confronti dell'arbitro Rizzoli durante il derby della Mole (il difensore bianconero però non fu espulso).

Ad alimentare il senso di frustrazione dell'ambiente partenopeo ci si è messo lo stesso Tosel, al centro dello scherzo telefonico di una radio napoletana, Radio Marte: nel corso della trasmissione 'la Radiazzà il conduttore Gianni Simioli, facendosi passare per un tal Raimondo Ubini ha chiamato Tosel e si è fatto «spiegare» il perché dell'anticipazione della sentenza, ieri: «Mi hanno chiamato i giornalisti e come sempre faccio, da accordi decennali con la stampa, ho detto loro 'vi spiego gli aspetti tecnicì, dando per scontato che la mia decisione è sugli atti pubblici ufficiali - le parole di Tosel -. Ho spiegato che se l'arbitro avesse scritto 'pressione con le manì, si finiva nella violenza e quindi ci volevano otto giornate oppure, come quello di Firenze, era 1+3». Tosel ha poi sottolineato che nel caso di Bonucci l'arbitro non aveva segnalato nulla nel referto e si è fatto scappare che il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis «non è particolarmente amato».

E ad arroventare una mattinata già bollente anche Nicola Rizzoli: «Bonucci non mi ha dato nessuna testata. Sono stato io a spingerlo, per allontanarlo dal giudice di linea. Il giocatore ha semplicemente esagerato nelle proteste. Non c'è stata testa contro testa, le immagini non danno il senso vero di quel che è successo. Ci fosse stata la testata, non mi sarei limitato al cartellino giallo», le parole dell'arbitro bolognese, che senza entrare nel merito della squalifica a Higuain ha però lanciato l'avviso: «Chi gioca in A deve essere di esempio per la base: il rischio della violenza gratuita è sempre dietro l'angolo».