Napoli, Mazzarri chiede due rinforzi

Servono un attaccante e un centrocampista. Per il reparto offensivo resta calda la pista che conduce a Pinilla (Cagliari)

NAPOLI. I risultati fanno aumentare il rammarico del Napoli. Il secondo posto solitario poteva essere una certezza. L’altro lato della medaglia, però, lascia inalterate le posizioni in campionato. Solo la Fiorentina si è fatta sotto, ma il campionato conferma l’incertezza e nulla è precluso in avvio. Ecco perché Mazzarri se l’è presa con i fischi del San Paolo al termine della partita. Una presa di posizione netta da parte del tecnico: «Mi sono sembrati eccessivi ed esagerati. Noi abbiamo attaccato e creato diverse occasioni». Le eccessive aspettative della piazza, dunque, sicuramente non aiutano. Ogni mancata vittoria è vissuta come una tragedia da parte di chi forse ha sopravvalutato un organico che è di buon livello, ma forse lacunoso in alcuni reparti per competere al massimo. La partita con il Milan è stato l’emblema più eclatante. Nella ripresa sarebbe servito come il pane l’inserimento di un mediano, ma senza Behrami, Mazzarri aveva il solo Donadel a disposizione che non è ancora all’altezza della situazione, ma soprattutto non è pronto per l’uso. Da qui l’inserimento di Mesto che non ha sostituito uno degli esterni - Maggio o Zuniga - che naturalmente accusavano la fatica anche perché non sono in grande momento. Ma il piano è saltato. Stesso discorso nel reparto offensivo. Pandev è rimasto ai box per il problema alla caviglia e l’alternativa - Vargas - non è sinonimo di affidabilità, quindi è entrato soltanto nel finale quasi come una mossa della disperazione. Mancano come il pane due tasselli che siano di impatto immediato alla Mesto che si sta inserendo nel gruppo e si candida ad un ruolo da protagonista. Oltre a lui, Behrami e Gamberini, degli altri, quelli di prospettiva, non c’è traccia. Uvini andrà via a gennaio perché non trova spazio, El Kaddouri è stato rimandato dopo due prove negative in Europe League e non sta dando minimante un contributo. Il Napoli, dunque, manca nelle seconde scelte, quelle che dovrebbero affiancare i titolari in alcuni momenti della stagione. Il confronto con la panchina del Milan al San Paolo è assolutamente improponibile. Da qui la necessità di correre ai ripari a gennaio. De Laurentiis affronterà il discorso con Mazzarri e Bigon per completare un mosaico che può diventare ancora più affidabile. I ruoli da coprire sono due: un attaccante e un centrocampista. Per il primo, bisogna trovare la giusta soluzione, uno alla Pinilla - per intendersi - già abituato al campionato italiano è da preferire ad un talento come l’argentino Rogelio Funes Mori che avrebbe bisogno almeno di sei mesi d’ambientamento prima di esprimere il suo potenziale. Stesso discorso a centrocampo: serve un mediano capace di far rifiatare uno dei tre svizzeri.

Pasquale Tina

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