Aurelio de Laurentiis

SERIE A

Napoli-Juve, de Laurentiis punge Allegri: "Se la canta e se la suona"

Il patron del Napoli accende a distanza la rivalità con i bianconeri

FIRENZE - "Allegri ha detto che e' piu' facile essere belli che vincenti? Ognuno se la canta e se la suona. Noi siamo belli e vinciamo, poi se uno per stare piu' tranquillo dice cosi', ci sta e noi accettiamo le sue parole. Ma il mio compleanno e' il 24 maggio e i migliori regali me li faccio da solo: il campionato finisce il 20 maggio...".

La sfida tra Napoli e Juve non conosce sosta neanche nei giorni in cui il campionato e' fermo, con il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, che oggi ha replicato da Firenze, dove era ospite del Festival del Calcio, al tecnico della Juventus. Il patron azzurro, raggiante per il primato solitario in classifica, ha esaltato il suo Napoli: "Sarebbe - ha detto - una grandissima serie tv di successo. Anche perche' i tifosi del Napoli nel mondo sono 35 milioni con 120 milioni di simpatizzanti: il Napoli conquista il mondo, sono tutti innamorati di questa squadra. Essere da 8 anni in Europa e' una bellissima sfida vinta". de Laurentiis ha sottolineato le scelte fatte in panchina: "Abbiamo avuto grande costanza - ha detto - e non abbiamo sbagliato nessun allenatore. Mazzarri, Reja e Benitez non li abbiamo sbagliati e ovviamente anche quel fenomeno di Sarri". E proprio sul tecnico e sul rischio che possa andare via grazie alla clausola rescissoria da otto milioni de Laurentiis, intervistato da Tv Luna, ha detto: "Una clausola da otto milioni per un allenatore secondo me e' garanzia di sicurezza, anche se ormai nel calcio i soldi non valgono piu' nulla. Non saro' certo io a far andare via Sarri, ha un contratto fino al 2020 con me". Un passaggio sull'attualita' e' arrivato con Roma-Napoli che torna in notturna, nonostante la richiesta di giocare alle 18: "Se per far venire i tifosi bisognava giocare di giorno - ha detto il patron - dopo il durissimo incidente che costo' la vita a Ciro Esposito, mi immaginavo che fosse meglio anticipare la gara. Ma credo che l'Osservatorio per le manifestazioni sportive abbia avuto un ripensamento dopo la gara con la Lazio e abbia avuto da ridire nei confronti del comportamento dei tifosi del Napoli. Mi dispiace per questo. Non potranno venire i tifosi del Napoli che vivono in Campania, ma tutti gli altri si'". La dimensione europea del Napoli e' testimoniata anche dalla presenza di Dries Mertens nella lista dei candidati al Pallone d'Oro. L'esplosione dell'attaccante belga, che Maurizio Sarri lo scorso anno ha trasformato per necessita' da ala a prima punta, non e' passata inosservata e "Ciro" Mertens e' tra i candidati al massimo trofeo mondiale individuale. "Si merita la nomination - ha detto de Laurentiis - Ho lavorato un anno per farlo restare, e abbiamo aumentato lo stipendio a tutti quanti: questo e' stato il nostro grande acquisto". E a proposito di attaccanti, il patron azzurro ha 'avvisato' il Chievo: "Abbiamo preso Inglese - ha detto - perche' sentivo nell'aria che qualcosa sarebbe potuto andare storto. E ad agosto dissi a Campedelli che gia' a gennaio avrei bussato alla sua porta per il giocatore nel caso ne avessi avuto bisogno. E bussero' alla porta visto l'incidente di Milik".