Napoli in crisi? Sono solo difetti di crescita

Incostante con le “piccole”, poco cinico e con Hamsik involuto. Ma De Laurentiis evita i processi: «I conti a fine stagione»

NAPOLI. La situazione è ormai endemica. Il Napoli ha il complesso delle piccole che denota limiti strutturali di una squadra, incapace di aumentare il ritmo quando è necessario. La sfida con il Livorno, del resto, è un copione ammirato tante volte: gli azzurri erano obbligati a vincere proprio come è successo con il Genoa, ma non sono stati capaci di chiudere la gara dopo il vantaggio. Anzi, dopo l’1-1 dei padroni di casa, il secondo tempo è scivolato via senza mai dare quella convinzione di una rimonta da poter completare. Il predominio è stato sterile e il Livorno ha creduto nel colpaccio.

Il Napoli è apparso un po’ stanco, come già accaduto nelle precedenti partite, incapace di mostrare l’intensità per tutti i novanta minutio. Ed è proprio il ritmo alto l’ingrediente che trasforma il 4-2-3-1 di Benitez in un modulo vincente. Impossibile farlo sempre se l’organico palesa i suoi limiti. Higuain, ad esempio, non ha sostituti all’altezza: né Pandev, né Zapata sono stati capaci di essere protagonisti. Rafa, però, non ha cercato alibi sull’organico e ha tuonato a fine partita. «Potevamo vincere anche senza Higuain. Abbiamo la qualità per riuscirci. Dovevamo creare di più in fase offensiva».

Chiaro il riferimento a chi non è stato all’altezza della situazione. Il primo della lista sembra proprio Marek Hamsik che è l’ombra del giocatore ammirato ad inizio stagione. Non riesce a fare la differenza con la sua classe: si è intestardito con alcune giocate al limite dell’area e non ha neanche tirato il rigore. Non è quel leader di cui avrebbe avuto bisogno il Napoli per vincere una partita con pochi fronzoli e molta sostanza. Lo slovacco non segna dal 2 novembre e la sua situazione sta diventando un caso. Benitez, dunque, ha cambiato atteggiamento sugli obiettivi da conquistare: «Basta parlare di posizione in classifica. Se non vinciamo partite come questa, altro che secondo posto». Da oggi dovrà voltare pagina con il suo gruppo: solo così potrà essere protagonista e vincere il big match con la Roma.

De Laurentiis. Il patron non ha commentato l’1-1 di Livorno ed è rimasto in silenzio pure su twitter, dove invece si è complimentato con Paolo Sorrentino. È tornato sulla partita ieri all’assemblea di Lega con poche parole che comunque difendono il progetto. «Non voglio parlare della partita di Livorno, dico soltanto che i conti si faranno al termine del campionato». Il patron respinge le critiche: «Basta con questo gioco al massacro, ascolto sempre le stesse cose e molte sono delle banalità».

Pasquale Tina

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