Napoli col fiato sospeso per la sentenza

Oggi il verdetto della Corte di giustizia, anche De Laurentiis in aula. L’avvocato Chiacchio: «I 2 punti saranno restituiti»

NAPOLI. Il gran giorno è arrivato. Il Napoli conoscerà nel tardo pomeriggio o al massimo in serata l’esito del ricorso davanti alla Corte di giustizia federale sul -2 in classifica e sulla squalifica di Cannavaro e Grava.

I fatti. La Disciplinare ha stangato la società in merito al tentativo di illecito commesso da Matteo Gianello per Sampdoria-Napoli del 2010. La penalizzazione è stata assegnata per la responsabilità oggettiva, i due calciatori sono stati squalificati 6 mesi per l’omessa denuncia nei confronti dell’ex compagno di squadra.

I Ricorsi. La società si è mossa in maniera preventiva e già il 24 dicembre ha presentato le 50 pagine con cui ha contestato il primo grado di giudizio. All’avvocato Mattia Grassani è stato affiancato il legale salernitano Virgilio D’Antonio. Il Napoli ha puntato molto sulla mancata realizzazione dell’illecito, principio attuativo della responsabilità oggettiva, considerata uno dei capisaldi della giustizia sportiva. «Sono fiducioso e realista - ha detto Mattia Grassani a radio Goal - il Napoli è vittima di una situazione kafkiana: è stato danneggiato da un suo tesserato che tra l’altro voleva arrecare un danno alla società stessa. Ci sarà anche De Laurentiis in aula che proverà a spiegare la vicenda. Noi speriamo di ottenere giustizia senza arrivare al Tnas». Ottimismo anche dai due giocatori. Ruggero Malagnini ha spiegato la strategia qualche giorno fa. C’è un precedente che fa bene sperare: l’assoluzione di Bonucci e Salvatore Masiello in merito alle accuse di Andrea Masiello non ritenuto attendibile. Per Malagnini la situazione è molto simile: non esistono riscontri oggettivi alle parole di Gianello che tra l’altro ha cambiato versione almeno 5 volte. Da qui la speranza che la Corte possa cambiare il giudizio.

Il teorema. Ma il vero assist al Napoli potrà arrivare proprio da Gianello. Il suo legale, Eduardo Chiacchio, ha cambiato strategia dopo la condanna in primo grado. Chiederà la derubricazione del reato commesso dal suo assistito: non più illecito sportivo, ma violazione dei principi di lealtà sportiva. Una novità che rovescerebbe il quadro probatorio annullando di fatto tutte le condanne: «Sarebbe un grosso aiuto», ha ammesso proprio Grassani. Chiacchio resta fiducioso e si sbilancia sull’esito: «Credo che il ricorso del Napoli – spiega a radio Marte – sarà accolto. Mi tengo un 10% dovuto alla scaramanzia di negatività, ma sono ottimista. Potrebbe esserci la revoca della penalizzazione solo in caso di derubricazione del reato commesso da Gianello. La situazione è abbastanza chiara».

L’attesa. Mazzarri si concentra sulla Fiorentina e spera proprio di poter contare su due elementi in più nel reparto arretrato. Anche i diritti interessati sono con il fiato sospeso. Finora hanno applaudito la rimonta in classifica dalla curva B, ma il loro obiettivo è dare un contributo in campo. Da questa decisione dipende pure la strategia del mercato. Bigon è stato chiaro: «Se la squalifica fosse revocata, avrei terminato il mio lavoro sul mercato». In caso di esito positivo, non ci sarebbe l’esigenza impellente di un rinforzo. Potrebbe arrivare un difensore, ma non un titolare, come lo sono Astori - il primo in cima alla lista – e il portoghese Rolando, tentazione del’ultim’ora. Il Porto ha bisogno di venderlo e potrebbe pure scendere a 6 milioni di euro, il Napoli spera di ottenerlo in prestito. Ma dipende tutto dalla sentenza.

Pasquale Tina

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