Napoli, Benitez vuole risposte dal campo

Si comincia oggi in casa dell’Atalanta. Il tecnico: «Bene il mercato ma pensiamo a vincere». L’omaggio a Cannavaro

NAPOLI. Dopo un mercato di riparazione lungo, estenuante e solo a tratti soddisfacente, almeno per i tifosi, Rafa Benitez può fare finalmente il punto della situazione. Il primo pensiero del tecnico del Napoli è rivolto al capitano in partenza, destinazione Sassuolo: «Voglio salutare Paolo Cannavaro, una persona per bene che ha mostrato la sua professionalità. Perdiamo un uomo spogliatoio, ma il calcio è così, dobbiamo guardare avanti. Ora la rosa è più equilibrata e solida. Abbiamo cercato giocatori con un ruolo specifico, un jolly come Henrique e uno come Ghoulam, che ha qualità per la fascia sinistra. Poteva andare meglio, l’eliminazione dalla Champions senza dubbio ha influito. Chi la gioca, non si priva dei suoi uomini migliori a gennaio. Noi, però, abbiamo fatto quello che volevamo. Il mercato invernale è molto difficile, Jorginho lo abbiamo preso subito, abbiamo provato con altri elementi di massimo livello e alcuni non erano disponibili. Questi che abbiamo preso, hanno qualità e l’età giusta. Abbiamo ringiovanito la rosa di due anni».

Per Benitez il Napoli è in crescita: «Siamo al 77%. Prendiamo Inler: ha giocato meglio, l’arrivo di Jorginho può aiutarlo».

C’è l’Atalanta da battere: «Sarà una sfida particolare, diversa dalla Coppa Italia. Dobbiamo essere preparati, abbiamo l’esperienza per essere protagonisti».

Il recupero degli infortunati procede spedito: «Per Zuniga e Mesto manca ancora un po’. Behrami invece ha fatto quasi tutto l’allenamento, il suo rientro è vicinissimo. Reina e Hamsik stanno bene».

Capitolo Insigne: «Lorenzo è giovane, sa di aver sbagliato, ma siamo d’accordo che è giusto aiutare la squadra durante la partita piuttosto che fischiare. Tanta gente ha capito che questo non va bene per la squadra. Bisogna essere compatti almeno durante le partite, poi si può criticare. Ribadisco che ognuno può fare quello che vuole, ma i giovani vanno sostenuti soprattutto adesso che abbiamo tanti impegni importanti».

Turnover in vista sulle fasce: «Ci servivano giocatori pronti, dobbiamo gestire Maggio e Reveillere. Devo lavorare con Ghoulam per farlo giocare al più presto, sappiamo che l'equilibrio è importante: dobbiamo difendere ancora meglio. Se abbiamo un terzino offensivo, questo ci aiuta».

In arrivo un vero e proprio tour de force per il Napoli, Benitez spiega come si sta attrezzando per affrontarlo: «Il mio staff controlla la carica dei miei giocatori. Dopo due o tre gare di fila, può calare la condizione e si va incontro agli infortuni. La scelta non è facile: finora siamo stati bravi ad allenare chi di solito gioca e far allenare ancora di più chi gioca meno. Siamo tutti pronti. Se possiamo cambiare, lo facciamo. Quelli che corrono di più sono gli esterni, abbiamo tante scelte. Devo essere bravo a decidere chi è stanco e chi no in base ad una partita».

Infine un ricordo di Luis Aragones, scomparso ieri: «Lo chiamavano il Saggio: ha iniziato la nazionale del tiqui taca, ha avuto carattere e personalità. Faceva tanto pressing, le sue squadre giocavano bene».

Pasquale Tina

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