Napoli a Madrid con due ex avvelenati

Callejon e Albiol sognano mercoledì la grande rivincita al “Bernabeu”. E anche lo spagnolo Reina vuol togliersi uno sfizio

NAPOLI. Per loro, ancor più che per gli altri, non sarà una partita normale. Albiol e Callejon non avrebbero mai immaginato un ritorno al Bernabeu così, da trascinatori del Napoli e soprattutto da avversari del Real, di cui sono stati fedeli portacolori per diversi anni.

Albiol, in particolare, in qualche occasione è stato anche capitano delle “Merengues”. A Madrid ci arrivò nel 2009, proveniente dal Valencia, ed in maglia bianca ci è rimasto per quattro stagioni, non sempre prodighe di soddisfazioni. Dopo una prima annata da leader della difesa sotto la guida di Pellegrini, Mourinho – di fatto – lo ridusse a comprimario. Uno scudetto, una Coppa del Re e una Supercoppa, tutte da rincalzo di lusso: troppo poco per un pluridecorato come lui, campione del mondo nel 2010 in Sudafrica – «ma dei tifosi, visto che ero il primo sostenitore a bordocampo», ha ironizzato – e d'Europa nel 2008 e nel 2012. Si è rilanciato in grande stile a Napoli, dove lo ha voluto fortissimamente Rafa Benitez, ed ora è pronto a prendersi una bella rivincita, lui che al Real si ritroverà contro tante vecchie conoscenze.

Due le stagioni madridiste, invece, per José Callejon. Acquistato nel 2011 dall’Espanyol su espressa indicazione dello Special One, diventò la riserva ufficiale di Cristiano Ronaldo, riuscendo comunque a collezionare 77 presenze e 20 gol in due anni. Nell’estate 2013 il passaggio al Napoli e la consacrazione a protagonista, anche in questo caso su input di Benitez. Ha legato molto con CR7, con cui continua a scambiarsi sms e messaggini su whatsApp, ma in campo non ci saranno trattamenti di favore. A Madrid, insomma, i due ex faranno ritorno da protagonisti. «Il Bernabeu è casa mia – ha spiegato Callejon – ma io voglio vincere».

Sarà una partita speciale anche per l’altro spagnolo del clan azzurro, Pepe Reina. Lui col Real non ha mai giocato, se non da avversario. Il papà Miguel è stato una bandiera dell’Atletico, con cui ha perso la storica finale di Coppa Campioni del 1974 contro il Bayern, ed ha militato anche nel Barcellona. Il piccolo Pepe – non a caso – si è formato proprio nel settore giovanile dei catalani, prima di trasferirsi al Villarreal. Il Real, comunque, l’ha già castigato in Champions. Era il 2009 ed il Liverpool di Reina, guidato da Benitez, inflisse ai “Blancos” una cocente eliminazione agli ottavi vincendo 1-0 al Bernabeu e travolgendolo 4-0 al ritorno ad Anfield.

Un precedente beneaugurante, anche perché pure quel Real era uno squadrone zeppo di campioni come Raul e Robben, Casillas o il giovane Higuain. Al ritorno, peraltro, segnò pure un giocatore che avrebbe militato nel Napoli, Dossena. A Madrid Reina si troverà di fronte diversi compagni di nazionale, da Ramos a Morata, ma soprattutto uno stadio che, al di là della parentesi in maglia Reds, non gli ha mai portato troppo bene.

Pasquale Tina

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