Nalini, timida speranza Ma solo per la panchina

Menichini e il suo staff non vogliono correre altri rischi come accaduto con Calil Anche gli esami diagnostici hanno confermato l’infiammazione al ginocchio

SALERNO. Nalini più no che sì: il tornante veronese ha dolore al ginocchio destro, pure ieri si è inchiodato sul lettino dei massaggi e Menichini in campo non l’ha visto. L’allenatore rischia di perdere l’ala, il crossatore, i giri nel motore, anzi s’è quasi rassegnato a rinunciare al pupillo-stakanovista. Resta solo la speranza, comunque ridotta al lumicino, di una sterzata dell’ultim’ora: nella migliore delle ipotesi, il tecnico della Salernitana potrebbe tentare di portare Nalini in panchina a Catanzaro, com’è già accaduto a Lecce nell’ultima trasferta.

Un rischio che si può correre? Il dialogo è fitto, confronto serrato: Fabiani interroga tutti e si fa delucidare; la proprietà è ragguagliata in tempo reale tant’è che diagnosi e prognosi in forma scritta sono sulla scrivania di Lotito e Mezzaroma. Per sgombrare il campo da residui dubbi, Nalini è stato sottoposto anche ad esami diagnostici che hanno confermato l’infiammazione al ginocchio con lieve versamento. Logica imporrebbe prudenza ma sulla bilancia ci sono anche i valori tecnici che si assottigliano perché Nalini è come Calil, cioè insostituibile.

Occhio, però, a sfidare frontalmente la sorte: si rischia il guaio muscolare, la storia già insegna qualcosa a proposito dell’impiego di Calil deciso da Menichini in extremis. E qui le storie si intrecciano, si aggrovigliano, il fastidio e l’imbarazzo diventano forti quanto il dolore che adesso avverte Nalini. Se, infatti, il corpo manda segnali e lo staff sanitario li coglie e suggerisce, poi tocca all’allenatore - e solo all’allenatore - assumersi l’onore e l’onere di una valutazione che propenda per l’utilizzo, con una forzatura.

«Calil se la sentiva, aveva dato la disponibilità». Così aveva spiegato Menichini al termine di Salernitana-Matera, dopo essere stato costretto a bruciare il primo cambio all’intervallo. Ora per Nalini tentenna perché non sempre può andare di lusso: Bocchetti col Benevento fece panchina dopo la valutazione collegiale, ma tutti erano consapevoli che avrebbe dovuto/potuto reggere 15’, solo in caso di stretta necessità. Di più non avrebbe dovuto e potuto fare e fortunatamente non fu necessario utilizzarlo.

La storia si ripete: Nalini in bilico, la tentazione della panchina c’è. E se poi si cede alla tentazione?

Notiziario. Salernitana col 4-3-3: Bovo rileva Favasuli, Franco scavalca Bocchetti, Tuia terzino destro.

Trasferta. Acquistati circa 250 biglietti per Catanzaro. La prevendita terminerà oggi alle ore 19. (p.t.)