La polemica

Murino accusa Rizzo «Dal sindaco di Ascea altro schiaffo a Velia»

ASCEA. Nel 2008, nell'anno del centenario della corsa ciclistica che unisce la penisola italiana, Michele Murino, organizzatore del "Velia Teatro Festival”, propose all’ amministrazione comunale di...

ASCEA. Nel 2008, nell'anno del centenario della corsa ciclistica che unisce la penisola italiana, Michele Murino, organizzatore del "Velia Teatro Festival”, propose all’ amministrazione comunale di Ascea di portare il Giro d'Italia a Velia. Come andò? Fu ritenuta un’idea premiante. L’assessore Nello Rizzo dichiarò che l’arrivo di una tappa ad Ascea-Velia sarebbe stato un evento di grande portata promozionale. L’associazione”Michele Murino Cilento Arte” inviò anche la proposta di candidatura all'organizzazione del Giro d'Italia e, per conoscenza, al comune di Ascea, e agli enti preposti. Dopo cinque anni il Giro d’Italia è arriva nel Comune di Ascea ma non fa tappa a Velia.

Soddisfatto?

«Sono mortificato e dispiaciuto perchè in tutto questo clamore mediatico Velia ha subito l’ennesimo ceffone. Un’eterna Cenerentola. Invece di promuovere su circuiti internazionali l’area archeologica di Velia si continua a promuovere Ascea Marina. Ma a cosa serve? Forse per incrementare il turismo di massa? Bisogna puntare tutto su Velia. Come fanno a non capire? Come diceva Igino Bartali ‘l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare’».

Cosa l’ha fatta più arrabbiare?

«Leggere le dichiarazione del sindaco Mario Rizzo su Repubblica dove invece di parlare di Velia ha parlato del Monte Gelbison. Vorrei sapere dal sindaco cosa gli ha fatto Velia. Perché si comporta in questa maniera.

Cosa consiglia al sindaco per il prossimo anno?

«Al sindaco Rizzo, nulla perché nel 2014 finirà il suo mandato. Agli amministratori suggerisco invece di concentrarsi di più a valorizzare l’aria archeologica di Velia. Realizzare eventi di qualità e di cultura e naturalmente ripetere l’esperienza del Giro nel Comune di Ascea, ma questa volta a Velia, ai piedi degli scavi».

Lei è particolarmente affezionato a Velia, ma anche al ciclismo.

«Sono un figlio d’arte. Mio padre Filippo correva in bicicletta, mio nonno anche. Fabbricavano biciclette a Salerno prima ed dopo l’ultimo conflitto mondiale. Spesso partecipavano a gare di rilevanza regionale con la squadra ciclistica Velosport Mulino di Fratte di Salerno. Mio padre mi costruì una bicicletta su misura e portava spesso anche me a fare delle gare». (v.r.)