Mounard e Grassi, due casi spinosi

Il procuratore dell’attaccante: «Il club è contento di lui ma il mercato è aperto...»

SALERNO. Nei piani di Lotito, Mounard e Grassi dovevano rappresentare la fantasia al potere. Sanderra coltiva un’altra idea tattica: esterni ad oltranza e per il trequartista c’è sempre tempo. C’è un rischio, però, chissà quanto calcolato: se la fantasia perde potere, può lasciar posto all’insofferenza. L’agente Zavaglia, che ha in scuderia Mounard e Zampa, avrebbe già manifestato dubbi a Lotito dopo l’esordio da rincalzo del francese e le parole del mister sul pupillo di Formello: «Zampa play non mi darebbe qualità». A taccuini aperti, invece, Zavaglia cade dalle nuvole: «Non sappiamo nulla. Perché c’è qualche problema per Mounard? Arrivederci, è tutto ok». Mounard ha un ingaggio elevato, vero scoglio per operazioni in uscita: è il sogno del Foggia.

Sondato su Grassi e il suo destino, l’agente Piccioli ha detto: «Sicuramente l’addio di Perrone ci è dispiaciuto, perché il vecchio mister aveva voluto fortemente Grassi e dava anche garanzie d’impiego nel ruolo che è nelle corde di Gigi, quello più congeniale, a ridosso dell’area. Salerno, però, è piazza importante e Grassi si adatta. La società è contenta. Al momento, ad oggi, non ci è stato detto che Grassi non fa parte dei piani. Però siccome ci sono ancora trenta giorni di mercato, tutto può succedere. Ho sentito Lotito sabato scorso ed è contento di Grassi, in granata lo vede bene».

Stravede il Pontedera. «La corte del direttore Giovannini è cosa risaputa, perché è vecchio estimatore di Grassi – risponde Piccioli – Ad oggi, però, nessuna trattativa è stata intavolata dalla Salernitana né da altri club con noi. Sarebbe diverso, invece, se Sanderra dicesse a Grassi che non rientra nei piani. Grassi si adatta a tutto, pure a fare il play. Comunque, non compete al procuratore:dove giocherà Grassi lo deciderà solo Sanderra». (p.t.)