Mostra il dito medio, un anno di stop

Arbitro di Battipaglia punito per aver reagito agli epiteti piovuti dagli spalti

SALERN. Squalificato per un anno l’arbitro che in modo inusuale si era opposto al classico “cornuto” arrivatogli dalle gradinate di Vibo Villa-Rofrano, partita di Terza Categoria giocata ad aprile del 2010. Un arbitro colpito nell’onore e deciso a smentire immediatamente qualsiasi legame matrimoniale. Però l’ha fatto nel modo sbagliato, punito quindi dalla giustizia sportiva.

A distanza di due anni dall’accaduto, l’iter tra deferimenti ed accertamenti, è stato completato: un anno di stop a Vincenzo Fresolone, arbitro della Sezione Aia di Battipaglia.

La Procura Federale ha così ricostruito i fatti di quel giorno: l’arbitro, durante la gara, avrebbe alzato il dito medio della mano destra verso il pubblico in senso offensivo. Fresolone, difendendosi, ha precisato che si era rivolto verso il pubblico alzando però la mano sinistra ed indicando il dito anulare per mostrare che non portava la fede, al fine di rispondere ad invettive del pubblico, che usava l’espressione “cornuto”. Ha aggiunto, inoltre, che il pubblico avrebbe ben inteso tale gesto, dato che da quel momento in poi il termine “cornuto” veniva sostituito da altro termine.

La Commissione Disciplinare del Comitato Regionale Campania della Figc, dopo aver esaminato la difesa di Fresolone, ha deciso di accogliere la richiesta di squalifica, un anno, arrivata dalla Procura Federale.

Tra l’altro, le dichiarazioni rese da Fresolone sono state smentite dalla testimonianza di Biagio Pifano, presidente Vibo Villa, asserente l’alzata del dito medio destro e non dell’anulare sinistro.

Ancora la Commissione Disciplinare, che ha definito reprensibile e disdicevole la condotta dell’arbitro battipagliese, ed ha così concluso: «Ci troviamo di fronte ad un direttore di gara che, invece, di preoccuparsi di portare avanti una gara in modo corretto, assume un atteggiamento di sfida nei confronti del pubblico, per poi giustificarlo con una tesi, invero, infantile e puerile, oltre che priva di qualsiasi senso logico. Si potrebbe mai pretendere che sia credibile una versione riferita ad una vicenda, relativa oltretutto ad una distanza così considerevole?».