SERIE A

Monza-Salernitana 3-0, le pagelle dei granata

Maggiore un fantasma, Dia è gia in Quatar

Sepe 5. Tutto istinto e riflessi sulla rovesciata di Ciurria. Beffato dalla deviazione di Bronn sull1-0 che lo chiama fuori causa. Potrebbe invece fare molto di più sul 2-0, il sinistro di Dany Mota gli passa sotto le mani. Salvato due volte dai legni, prima su Colpani e poi su Ranocchia.

Bronn 4,5. Troppo morbido in marcatura su Carlos Augusto, non riesce ad opporsi in maniera decisa al mancino del brasiliano, riesce solo a deviarlo spiazzando di fatto il suo portiere. Soffre per tutto il primo tempo, superficiale e distratto anche con il pallone tra i piedi. Dal 1’ st Valencia 6. E’ almeno l’unico a metterci la voglia, ancor prima di qualità tecniche e tattiche ci mette una caratteristica che è mancata a tutti i suoi compagni di squadra. Fame e cattiveria agonistica.

Daniliuc 4. Dany Mota lo scherza a più riprese, ma dove finiscono i meriti dell’avversario ci sono enormi demeriti del centrale granata. Prima sbaglia lo stop e si fa soffiare il pallone da Caprari in occasione del gol di Carlos Augusto, disastroso anche sul 2-0 di Dany Mota, quando legge male un rilancio dalla difesa e si fa superare dal pallone. Errori imperdonabili.

Pirola 4,5. Sfida il suo passato, nello stadio dove ha conquistato la A, alla seconda di fila da titolare. Un paio di buone chiuse in avvio, poi sbanda pure lui. Mota lo salta con troppa facilità in occasione del 2-0, fino ad allora non era dispiaciuto. Nella ripresa perde anche lui ogni certezza e finisce senza convinzione.

Mazzocchi 5. Un buon recupero su Caprari in avvio e poi poco altro. Letteralmente oscurato da Carlos Augusto, che stravince il duello diretto con l’esterno che non riesce a festeggiare come avrebbe voluto la nuova chiamata in Nazionale. Quando arriva sul fondo non indovina mai il cross giusto. Dal 15’ st Candreva 4. Oltre il danno anche la beffa. Entra dopo esser stato già ammonito dalla panchina nel primo tempo per proteste, affonda il tackle su Dany Mota causando il rigore e ricevendo il secondo giallo che gli costa l’espulsione dopo appena 13’ dal suo ingresso in campo. Chiude di fatto virtualmente la gara e salterà anche la prima del 2023 contro i campioni d’Italia in carica del Milan.

Coulibaly 5. Prova a reggere l’onda d’urto del centrocampo avversario, che sembra avere almeno due marce in più. Rovella gli morde le caviglie, lui non riesce a compiere il solito lavoro in fase di non possesso e aggressione del pallone. In Brianza delude anche uno dei più affidabili. Dal 27’ st Kastanos 5. Entra a gara già abbondantemente compromessa, può far ben poco.

Radovanovic 4,5. La mediana è senza dubbio il reparto che soffre di più, specie a fronte del maggiore dinamismo dei padroni di casa. Ha ben poca assistenza dalle sue mezz’ala nel primo tempo, nella ripresa scala in difesa e da regista arretrato va leggermente meglio.

Maggiore 4. Un fantasma, che passo indietro dopo il buon rientro a gara in corso con la Fiorentina. Il ritorno dal 1’ dopo oltre un mese d’assenza è terribile. Non si vede praticamente mai, si nota per un pallone toccato solo quando batte una rimessa laterale. Nicola gli chiede di prendersi responsabilità in fase di possesso, le risposte non arrivano e resta negli spogliatoi all’intervallo. Dal 1’ st Bohinen 5. Almeno mette altri minuti utili in vista del suo recupero completo. Non è ancora al top della condizione e si vede, porta un minimo d’ordine in mezzo al campo, anche perché nei primissimi minuti della ripresa il Monza sembra voler abbassare un po’ il ritmo.

Bradaric 5. Pronti e via e perde Ciurria sul taglio in occasione della rovesciata che costringe Sepe all’intervallo dopo pochi minuti. In costante difficoltà anche lui, non riesce mai a supportare l’azione offensiva, e dietro pure soffre quando l’avversario diretto lo punta.

Botheim 4,5. Chance da titolare a quasi 3 mesi dall’ultima volta, ritrova una maglia dal 1’ dopo alcuni buoni spezzoni di gara. Giornata più complicata non poteva capitargli, non la becca praticamente mai, e non solo per demeriti suoi, ma anche per l’aridità di rifornimenti destinati alle punte dell’ippocampo. Dal 1’ st Piatek 5. Un paio di palloni buttati dentro nei primissimi minuti del secondo tempo, poi non si vede praticamente più fino ai titoli di coda del match, quando calcia a lato da buona posizione.

Dia 4,5. Un solo guizzo in avvio, quando sfugge al controllo dell’avversario diretto e si invola verso il fondo, sbagliando però l’ultimo passaggio, che finisce in bocca al portiere lombardo. E’ l’unica occasione in cui si nota, perché con il passare del tempo scompare progressivamente dal match, inevitabile che la testa non sia già proiettata ai Mondiali del Qatar.

All. Nicola 4. Al pari del ko di Reggio Emilia con il Sassuolo, la Salernitana più brutta dell’anno. Pessimo l’approccio, alla sua squadra mancano fame, voglia e cattiveria. Il Monza ne approfitta e si diverte, sfruttando al meglio anche gli errori individuali grossolani dei campani. I suoi non riescono a cambiare marcia, nemmeno nella ripresa, quando rivoluziona la squadra con tre cambi. Il 2022 si chiude con tre schiaffoni sonori.