Missione salvezza, la Cavese benedice la sosta

CAVA DE’ TIRRENI. Nessun dramma. La sconfitta subìta a Messina ci poteva stare, visto il valore degli avversari dei metelliani, e la Cavese mantiene intatte le proprie possibilità di ottenere la salvezza diretta senza dover passare per la strettoia dei playout.

Venti punti in 11 partite non verranno cancellati da 90 minuti giocati in apnea, ma domenica 7 aprile contro il Nuovo Cosenza la squadra è attesa a una prova differente da quella offerta al “San Filippo”. Tra una sconfitta e l’altra nella sola gestione Chietti ci sono sempre state più gare utili, a segno evidente che mai i biancoblù hanno sbagliato due partite consecutive.

I dieci giorni precedenti la prossima partita capitano a fagiolo: ci sarà la possibilità per tutto il gruppo di riposarsi dopo le recenti fatiche, e soprattutto questo darà modo di riprendersi da alcuni acciacchi ad alcuni giocatori come De Rosa, Zolfo e Mattioli.

Il capitano è imprescindibile per gli schemi metelliani, e non solo per i gol che riesce a realizzare, ma anche perché è l’elemento di maggior carattere nel gruppo; mentre per quanto riguarda Zolfo sarà molto utile il suo apporto per la sostituzione dello squalificato Rinaldi, anche perché Borsa e Lordi hanno caratteristiche diverse dal regista arrivato dall’Albese.

Proprio ieri pomeriggio i giocatori della Cavese si sono ritrovati al campo di Pregiato per una seduta defatigante, in coda alla quale due gruppetti hanno disputato una partita a calcio-tennis, con il fisioterapista Bisogno anch’egli in campo.

Terapie per Claudio De Rosa e anche per Marrandino e Varriale, mentre Zolfo ha lavorato di più con la squadra e per questo motivo potrebbe eventualmente essere preso in considerazione per il match con il Cosenza.

È tornato ad allenarsi anche il portiere De Luca, anche se dopo l’infortunio muscolare che aveva rimediato non è ancora pronto per tornare a lavorare col preparatore Centofanti.

La ripresa è fissata per martedì dopo la Pasqua con un intenso lavoro atletico.

Orlando Savarese

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