SERIE B

Micai: «Vorrei essere capitano granata in A. Ansia per la mia Lombardia»

Il portiere risponde ai tifosi

«Vorrei lasciare un segno importante a Salerno, magari vestire la fascia da capitano e raggiungere la serie A». La quarantena non smorza i sogni di gloria di Alessandro Micai . Il portiere granata, sui profili social della Salernitana, risponde ai quesiti dei tifosi aprendo le porte di casa sua oltre che riflessioni sul presente e sul futuro. «Indosso una maglia prestigiosa per la categoria, non per il numero di trofei vinti ma per la passione che si respira ha spiegato Micai - . A Salerno sto bene ma il mercato sa essere imprevedibile».

Messaggio che un pizzico spaventa l’intera tifoseria, legatasi a Micai a doppio filo dopo la lotteria dei rigori dello scorso giugno a Venezia valsa la salvezza e un rendimento straordinario nella stagione in corso. «Lo scorso anno ho avuto dei problemi ad ambientarmi che in parte hanno inciso anche sul mio rendimento - ha dichiarato - . Quest’anno invece tutto sta andando per il meglio. Ho tanto bei ricordi in granata: i playout col Venezia o il debutto con il Palermo con l’Arechi strapieno. Ci sono anche errori indelebili come quello nel derby con il Benevento. La speranza è di averne presto uno legata ad una promozione in serie A».

Desiderio da perseguire sul campo, appena si potrà ritornare a giocare («Ce lo auguriamo tutti, con la squadra vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati», ha ammesso Micai), chiedendo come desiderio un Arechi strapieno. «Uno stadio spettacolare, quando è gremito ti sembra davvero di giocare in dodici contro undici ». Pensiero che scivola sui cori preferiti, “State tutti attenti che” e “Urlando contro il cielo” i più apprezzati, prima di aprire l’album dei ricordi e svelare il perché della scelta di diventare un portiere. «Ero sedotto dalle rovesciate ma poi mio padre e mio zio che sono stati estremi difensori mi hanno spinto ad apprezzare i grandi interventi, le uscite spericolate ».

Una passione con un solo idolo: «Per me il più forte resta Gigi Buffon ». Come tutti, Micai è alle prese con la quarantena. «Mi sto allenando nel miglior modo possibile ma è difficile - l’ammissione del portiere mantovano - . Sto approfittando della pausa per leggere e soprattutto rivedere le partite disputate ». ll pensiero va alla sua famiglia, residente in Lombardia. «La paura si percepisce ma so che stanno bene, soprattutto le mie nonne che si sono innamorate di Djuric ».

(s.r.)