Serie B

Mezzaroma punta ai playoff: «Salernitana, puoi farcela»

Il co-patron crede nell'ambizioso traguardo ma ammette: abbiamo sbagliato qualche investimento

SALERNO. Una vittoria ha dato ossigeno ma due di fila cambierebbero l’aria, sposterebbero gli equilibri e consentirebbero alla Salernitana di candidarsi al gran finale con un ruolo da protagonista. Può esserci posto anche per i granata sul treno playoff? La squadra ci crede e l’immagine dei calciatori abbracciati in mischia - selezionata non a caso dal club che l’ha pubblicata sul proprio sito ufficiale - serve a far passare all’esterno un messaggio di ritrovata compattezza e serenità, grazie anche ai due risultati utili conquistati. Per sognare in grande, però, la strada è obbligata e l’ha tracciata Mezzaroma. Il co-patron è intervenuto a Radio Bussola e parlando della prossima trasferta di Chiavari l’ha presentata come gara-verità, perché può diventare trampolino di lancio per la Salernitana. «Le aspettative sono di dar continuità a risultati e prestazioni - ha detto - è questo il neo della stagione e la spiegazione non ce l’ho: influiscono infortuni, squalifiche, episodi. Mi lasciano sperare, però, il risultato e la prestazione col Brescia. Affrontiamo l’Entella che è forte ma ai ragazzi ho detto che se vogliamo ambire a qualcosa di più importante, bisogna mettersi in testa di andare a fare un risultato importante a Chiavari».

La proprietà ci crede e soprattutto mette le mani in tasca, le proprie. Non è un mistero che l’esborso ad inizio stagione sia stato notevole, complici i contratti pluriennali ereditati dalla passata stagione (di Schiavi e di Zito, di Coda, il rinnovo automatico di Bernardini a cifre molto più alte) e quello di Rosina che guadagnerà 1,2 milioni di euro in 4 anni. «Abbiamo fatto investimenti importanti e lo certificano i bilanci. Se non c’è rendimento proporzionale alla nostra spesa, significa che qualche errore di valutazione ad inizio stagione l’abbiamo fatto anche noi: probabilmente qualche investimento non s’è rivelato all’altezza delle nostre aspettative», ammette Mezzaroma. Rimette, però, le mani in tasca e ritorna all’attacco, ripensando alla trasferta in Liguria: «Ci sono ancora gare e tempo sufficienti per pareggiare i conti, sul campo». La vita è adesso ma il futuro, quello gestionale e societario, è tutto da scrivere: passa per un settore giovanile florido e organizzato, dipende dal nodo delle multiproprietà. «Spero e auspico che la Figc voglia lavorare anche sul discorso delle multiproprietà e cosiddette seconde squadre - dice Mezzaroma - l’Italia è il Paese degli ottomila campanili: è necessario avere un riassetto e un riordino del calcio professionistico ma è anche vero che le specificità di ogni singola piazza e territorio calcistico vadano salvaguardate. Il futuro nostro passa anche per il futuro dell’impiantistica sportiva. Conoscevamo la situazione di Salernello, ci siamo documentati sulla situazione dei terreni a Giffoni e è una delle ipotesi alle quali stiamo lavorando per dare una stabilità in termini di strutture, foresteria e accoglienza ai nostri ragazzi. Noi proveremo a creare un centro sportivo. Poi tra il dire e il fare in Italia c’è di mezzo la burocrazia. A Roma solitamente un programma urbanistico più o meno complesso ha bisogno di 7-10 anni per essere realizzato. Salerno non è Roma e c’è un’amministrazione anche molto efficiente. Quando però si parla di investire e di costruire, non è semplice fare previsioni e darsi una scadenza».

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