La proposta

Mezzaroma “chiude” i Distinti «Aprirli significa costi in più»

SALERNO. Il 7 dicembre arriva il Martina all’Arechi e potrebbe arrivare anche il primato dei granata in diretta tv. I risultati del prossimo fine settimana (Melfi-Aprilia e Aversa-Pontedera)...

SALERNO. Il 7 dicembre arriva il Martina all’Arechi e potrebbe arrivare anche il primato dei granata in diretta tv. I risultati del prossimo fine settimana (Melfi-Aprilia e Aversa-Pontedera) potrebbero sorridere alla Salernitana che deve battere il Poggibonsi a domicilio per non far scappare il Martina impegnata in casa contro l’Arzanese. Se tutto andasse ad incastro, l’anticipo di dicembre metterebbe in palio lo scettro del girone B. Le telecamere di Sportitalia, in diretta nazionale, sono pronte a zoomare sull’evento di Lega Pro - seconda divisione che si consumerà alla vigilia dell’Immacolata. Punteranno, però, l’obiettivo verso Distinti chiusi, sguarniti, desolatamente vuoti, spalti sui quali vengono posizionati soltanto gli striscioni dei club. Insomma un pugno nell’occhio, in contrasto con i cori e il calore della curva Sud. La Salernitana ha pensato di riempirli inventandosi qualcosa? Chiamerà a raccolta gli alunni che potrebbero andare a nanna anche più tardi, visto che il giorno dopo non si va a scuola? La risposta di Mezzaroma è telegrafica. Un monosillabo: «No!». Poi spiega: «Dovremmo riempire il settore Distinti soltanto perché il settore sarà vuoto e le telecamere lo riprenderanno sguarnito in diretta nazionale? Che c’importa, noi non ragioniamo così. Gestire una società di calcio non è una passeggiata di salute: ci sono costi da sostenere, più steward da impiegare, perché il loro numero ai varchi d’acceso è proporzionale alla capienza dei settori aperti e non al numero di tifosi che entrano effettivamente nei settori. Ci sono norme da rispettare e passaggi tecnico-burocratici ai quali attenersi. A Salerno, invece, siete abituati a fare le cose facili e pensate che ci voglia un secondo per organizzare tutto: apriamo, portiamo gli alunni e le scuole calcio, spalanchiamo le porte. Tutto va fatto gradatamente. Stiamo pensando ad iniziative che coinvolgano le famiglie ed è un nostro obiettivo per il futuro. Ciò non significa che siamo già pronti a partire per la prossima sfida casalinga al Martina Franca. La partita del 7 dicembre è un evento troppo ravvicinato e la nostra iniziativa non è una cosa che si programma in tre, quattro giorni». (p. t.)