Maurizi vede solo positivo «Paganese, farai strada»

L’eliminazione in Coppa ai rigori contro la Pro Patria già digerita dal tecnico «È stato un grande segnale alla piazza, al completo daremo battaglia»

PAGANI. L’eliminazione dalla coppa Italia dei grandi? Solo un dettaglio, una questione di centimetri, di soffi: quelli che determinano quando la qualificazione si decide coi penalty. Ma i modi con i quali la Paganese ci è arrivata hanno convinto ed inorgoglito il tecnico Agenore Maurizi. E pure i tifosi (molti dei quali scettici) accorsi al Torre per la prima ufficiale della nuova stagione. La giovanissima Paganese se l’è cavata alla grande contro la Pro Patria nonostante il lungo elenco di gap da colmare: il minor tasso di malizia, l’intesa di gruppo superiore dei bustocchi, la fatica enorme amplificata dall’espulsione di Beretta. Entra nei dettagli il tecnico azzurrostellato e motiva la propria soddisfazione: «Immaginate si fosse trattato di una partita di campionato: chiuderla sullo 0 a 0 sarebbe stata un’impresa. Noi siamo andati addirittura oltre resistendo pure nei tempi supplementari all’inferiorità numerica. Non può di certo essere un rigore ad orientare i miei giudizi. Sono contento: la squadra ha dato più di quanto m’aspettassi». Tanto per intendersi, Maurizi non ipotizzava alla vigilia un’ostinazione al limite della ferocia: «De Sena e Velardi sono arrivati da meno di una settimana, si sono allenati poco eppure si sono calati perfettamente nel contesto, sacrificandosi come gli altri. Il 3 agosto, con quell’afa pazzesca, siamo riusciti a reggere 75 minuti con un uomo in meno. E non abbiamo neppure sofferto, concedendo all’avversario solo un paio di occasioni sporadiche. Posso soltanto dire grazie ai miei ragazzi: volevano dare un primo segnale alla piazza e penso ci siano riusciti. La Pro Patria ha diversi calciatori d’esperienza, una struttura già collaudata e diversi giovani provenienti dai migliori vivai d’Italia. Noi l’abbiamo resa innocua ed in condizioni di parità numerica li avremmo mandati in sofferenza, come capitato nel primo tempo». Il punto di forza degli azzurrostellati è la difesa. La sensazione - avvertita già nelle prime uscite amichevoli - s’è rinforzata dopo l’impegno di coppa. Zamparo, Pepe e Perrotta hanno eretto un muro a protezione di Volturo, ma è l’intera macchina a funzionare. Come spiega Maurizi: «Non è questione di singoli, ma di organizzazione. I principi di fase difensiva sono già molto saldi. Però anche in impostazione stiamo migliorando: uscite veloci, buona circolazione di palla, partecipazione degli esterni. Quanto fatto finora è molto più che gratificante». Domani riprende la preparazione. Giovedì al Torre amichevole con l’Equipe Salerno. (f. z.)

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