L’INTERVISTA

«Massimo e Gianluca due attaccanti da serie A»

SALERNO. Dopo il fallimento il nuovo Parma ha scelto di affidare la panchina a Luigi Apolloni: lui che dei gialloblù è stato uno dei protagonisti degli anni d’oro (7 trofei vinti, oltre 300 gare...

SALERNO. Dopo il fallimento il nuovo Parma ha scelto di affidare la panchina a Luigi Apolloni: lui che dei gialloblù è stato uno dei protagonisti degli anni d’oro (7 trofei vinti, oltre 300 gare giocate dall’attuale tecnico dei ducali) s’è tolto intanto la soddisfazione di vincere un trofeo sulla panchina del Gorica. Con Coda e Lapadula in avanti, prossimi avversari di una gara decisiva per entrambe.

Salernitana-Pescara sarà anche Coda contro Lapadula. Che ricordi ha da allenatore dei due calciatori?

«Molto belli, sono due ottimi giocatori coi quali ho condiviso in Slovenia un campionato molto difficile. Specie per i problemi societari e strutturali che avevamo al Gorica. Ma ho trovato due ragazzi sempre disponibili, con potenzialità che poi sono stati capaci di mettere in mostra. Sono contento di aver avuto la possibilità di lavorare con entrambi».

Se dovesse scegliere, chi porterebbe a Parma dei due?

«Se potessi li prenderei entrambi. Anche perché hanno caratteristiche diverse, insieme possono giocare senza problemi».

Positiva la stagione d’esordio in A di Coda. Si aspettava poi il leggero calo in B?

«No, ma soprattutto non mi aspettavo un campionato del genere della Salernitana. Non credevo che potesse incontrare tutte queste difficoltà, ovviamente a risentirne è anche il singolo. Ma sono sicuro che Massimo saprà esprimersi molto meglio di quanto non stia facendo».

Come se li spiega i black out che ha vissuto fin qui Coda?

«Parto dal presupposto che lo considero un ottimo giocatore, con qualità importanti che non è però riuscito a far vedere del tutto. Però ha un problema che non lo aiuta: credo che abbia troppa poca autostima. Ha potenzialità enormi, sia fisiche che tecniche. E’ intelligente dal punto di vista tattico ma troppo spesso si sottovaluta e non riesce ad esprimersi al meglio. Deve credere di più in se stesso, riuscirebbe a migliorarsi ulteriormente».

E Lapadula? Come mai è esploso così tardi?

«Ha avuto tanti problemi fisici che non gli hanno mai permesso di giocare tutte le gare che avrebbe voluto fare. Questa situazione l’ha frenato, poi c’erano parecchi che non hanno creduto in lui ma è stato bravo ad uscire da questa situazione. Sono sempre stato convinto che sarebbe potuto arrivare a giocare a grandissimi livelli. Rispetto a Coda è un attaccante un po’ più completo, il fisico gli consente di collocarsi in diverse posizioni in attacco. Spesso lo facevo giocare anche esterno, non digeriva parecchio quel ruolo ma è sempre stato disponibile».

Gli consiglierebbe di aspettare una chiamata dalla Nazionale italiana?

«Sì, ha qualità che hanno in pochi. Sono convinto che ci può arrivare, poi è determinato e convinto».

Salernitana-Pescara, la classifica fa pensare ad una partita a senso unico...

«Un po’ lo penso anche io. Il Pescara sta facendo cose strepitose, sta giocando un calcio bellissimo ed ha i numeri dalla sua parte. La Salernitana zoppica, è troppo discontinua e non è ancora riuscita a trovare stabilità. Ha cambiato allenatore e questo può essere un bene, perché in queste situazioni si da una scossa all’intero ambiente. Però il calcio mi ha insegnato che mai nulla deve essere dato per scontato».