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Marruocco paga l'espulsione con due turni di squalifica

Oggi il verdetto del giudice sportivo sul capitano della Paganese che salterà il derby con la Juve Stabia. Nelle prime nove giornate del torneo il portiere ha rimediato anche quattro cartellini gialli

PAGANI. Volendo definire la gara di domenica sera della Paganese, l’unica più adatta è harakiri. Sul banco degli imputati c’è il portiere Vincenzo Marruocco, autore di una vera e propria follia nella sfida contro i calabresi. Oltre ad Alcibiade (due ammonizioni rimediate in cinque minuti), è stato proprio il numero uno il protagonista in negativo della sfida di Cosenza. Il capitano si è fatto ammonire dopo un’uscita fuori dall’area evitabilissima nel primo tempo e, poi, ha rimediato un cartellino rosso per un fallo da tergo su Baclet che l’arbitro aveva già sanzionato a favore della Paganese.

Inconcepibile, davvero inconcepibile l’atteggiamento del giocatore, tra l’altro capitano della squadra. Lasciare la squadra in nove uomini, sul risultato di parità, in un campo difficile come il San Vito - Marulla di Cosenza, è un atto gravissimo nei confronti della squadra, del tecnico e soprattutto della società. In nove giornate di campionato il portiere ha rimediato quattro ammonizioni sempre per gioco scorretto e un’espulsione per un fallo tra l’altro fischiato a favore. Da uno con la sua esperienza ci si aspetta un contributo vero, diverso, da leader e capitano quale è. Invece l’errore di Cosenza ha prodotto un danno notevole al cammino della Paganese.

In giornata, si attende il responso del giudice sportivo. Non meno di due, le giornate di stop che si prevedono per il numero uno azzurro, assenza che peserà moltissimo non solo a livello tecnico ma anche per la sua grande esperienza a partire dalla gara di domenica prossima al Torre contro una lanciatissima Juve Stabia.

Cartellini rossi pesantissimi quelli di Marruocco e Alcibiade che hanno determinato una vera e propria disfatta dopo aver dominato in lungo ed in largo per circa 80 minuti, laddove il Cosenza, squadra cinica e molto quadrata, si è difesa con ben nove uomini dietro la linea della palla. Un dominio netto che poi si è trasformato in una vittoria per i silani che, a fine partita, neppure credevano ai loro occhi. Difesa ordinata e molto sicura con palla mai buttata in avanti ma sempre giocata per vie centrali, un centrocampo ordinato e sempre pronto ad arrivare prima sulle seconde palle e un Reginaldo sorretto da un indemoniato Cicerelli a tenere sulla corda la difesa rossoblù andata sovente in affanno. Tutto molto bello prima del disastro.