Marruocco è il Buffon della Lega pro

Ha parato due calci di rigore nel derby. «È un’impresa che dedico a mio suocero»

PAGANI. E’ stato l’eroe indiscusso del derby con la Juve Stabia Vincenzo Marruocco, con i due rigori parati su Diop, bloccando il tentativo di rimonta sul 4-2, e su Del Sante, allo scadere sul 4-3 al 93’, blindando una vittoria che mancava in casa da 30 anni, tanto da guadagnarsi l’applauso in sala stampa. Giornata indimenticabile per l’esperto capitano, quasi simile a quella di qualche anno fa nel derby con la Nocerina quando ipnotizzò Merino dal dischetto per il possibile 1-2, arricchita dall’assist per Cunzi, lanciato a rete con un suo rilancio. Senza disdegnare, dopo un’uscita dall’area, un contropiede solitario come al “Massimino” di Catania ricevendo applausi a scena aperta dal pubblico siciliano. Lui è imperturbabile dinanzi ai microfoni come gli avversari dagli undici metri: «Ero più tranquillo sul rigore al 93’ di Del Sante, paradossalmente, che su quello di Diop perché prevedevo un tiro centrale considerando che allo scadere non si cerca di piazzare la palla e dunque sono rimasto in piedi sino all’ultimo prima di tuffarmi e sono stato anche fortunato». Il coro dei tifosi, i complimenti di Grassadonia, che lo definisce il Buffon della Lega Pro e di Bocchetti che lo vede sprecato in questa categoria non lo esaltano: «Ringrazio tutti, il mister e Bocchetti con loro ho un rapporto speciale ma la vittoria è di tutti quando sbaglio io i miei compagni hanno sopperito e sono solo contento di essere qui e dare il mio contributo per raggiungere la salvezza». Crolla solo in lacrime dinanzi al ricordo di una persona cara che non c’è più: «Dedico questa prestazione e la vittoria- con la voce rotta dall’emozione che incalza- a mio suocero, persona straordinaria». «I ragazzi sono eccezionali ma son giovani e bisogna crescere e capire che le partite si chiudono al 90’, non all’intervallo. Bisogna fare alla ripresa degli allenamenti, un’attenta analisi - dichiara il capitano - anche se con una squadra giovane sono cose che possono succedere, ma nelle ultime 6 partite abbiamo fatto un gran cammino e vorremmo raggiungere la salvezza quanto prima per giocare con la mente libera e vedere di toglierci qualche soddisfazione. A Messina per continuare a fare punti. All’andata glielo feci fare io il pari con quell’errore, loro non avevano mai tirato».

Peppe Nocera