Maresca torna a giocare in Italia

Sette anni dopo l’inizio dell’avventura in Spagna. Contratto biennale con la Samp

GENOVA. Sette anni d’attesa per riprendersi l’Italia, respirare nuovamente il profumo di quelle origini sempre rivendicate con fierezza. Vincenzo Maresca, il top che il calcio salernitano esprime a livelli internazionali, ha firmato ieri un contratto biennale con la Sampdoria e lasciato Malaga. Ha scelto Genova come nuova destinazione. Un po’ è come rivivere Salerno: il mare, il porto, quell’atmosfera misteriosa e affascinante. Il Milan ad appena undici anni, il Cagliari poi per completare il percorso di crescita giovanile. E poi il mondo, esplorato con coraggio ad appena diciotto anni: a stento maggiorenne e già capace di catapultarsi nella cultura anglosassone, partendo dal West Bromwich (First division, l’equivalente della B italiana): due stagioni, 47 presenze, pure 5 gol che non sono pochi per un mediano. La Juve subito in agguato: contratto e successivo smistamento in prestito tra Bologna e Piacenza. Nel mezzo qualche presenza ed un gol che ha fatto storia, quello nel derby col Torino festeggiato mimando la corsa di un toro. Nel 2003-04 le migliori fortune in bianconero: 20 presenze, 3 reti e primo trofeo da protagonista in bacheca, la Supercoppa italiana. A seguire la Fiorentina: 28 partite, 6 gol, segnali di maturazione straordinaria. Dal 2005 è iniziato il lungo “esilio” di Enzo Maresca: la Spagna il nuovo orizzonte, Siviglia la terra di conquiste strepitose. Due coppe Uefa (nel 2005-06 segnò una doppietta nella finale contro il Middlesbrough), una Supercoppa europea, una coppa di Spagna ed una Supercoppa di Spagna. Poi in Grecia con l’Olympiakos e di nuovo in Spagna col Malaga.

Filippo Zenna

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