Maresca, dedica del cuore: «Il bronzo grazie a Salerno»

SALERNO - Salvatore Maresca, talento stabiese e tesserato di Ginnastica Salerno, sta iniziando soltanto ora a metabolizzare quanto fatto in occasione degli Europei di ginnastica artistica tenutisi a Basilea, in Svizzera. Terzo posto e medaglia di Bronzo per Thor, il signore degli anelli, capace di rientrare in Italia con un risultato tanto inaspettato quanto meritato. Risultato frutto del lavoro che, seppur in un tempo piccolo perché avviato soltanto lo scorso febbraio, ha visto l’atleta della società salernitana tra i protagonisti della ginnastica artistica nel contesto europeo. Obiettivo raggiunto anche grazie all’impegno profuso dall’intero gruppo, dai dirigenti ai tecnici allo staff, di Ginnastica Salerno, appunto. «Devo solo ringraziarli perché le cose non si fanno mai da soli, ma sempre con un grande team alle spalle» dichiara dopo il bronzo Salvatore Maresca, festeggiato ieri proprio dalla sua società.

Cosa ha significato per lei quest’esperienza così importante?
È stata un’esperienza fantastica, abbiamo prima svolto una fase di preparazione al Centro Tecnico Federale di Milano, ultimo step prima della qualificazione che è arrivata, invece, lo scorso giovedì, quando ho portato a casa un ottimo esercizio. Ho vissuto per qualche giorno l’atmosfera magica del palazzetto di Basilea, bellissimo da vedere. Ho dovuto esser concentrato, per non perdermi tra colori e luci.

Com’è stato confrontarsi con i migliori ginnasti d’Europa?
In verità non ho temuto nessuno. Ultimamente mi sono guardato allo specchio per capire meglio me stesso. Sono arrivato in gara, sapendo di dovermi confrontare con atleti che avevano già tantissima esperienza in queste tipologie di gare: immediatamente dopo di me, è salito all’attrezzo il campione olimpico, in gara c’erano anche il campione europeo in carica e il vicecampione europeo. Ero, però, molto sicuro di me e del lavoro svolto in questi mesi, non mi sono mai visto inferiore rispetto ad altri perché se sono arrivato fin lì, era per un motivo.

Olga Sammauro

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