SECONDA DIVISIONE

Mancini nervoso Il club minimizza

Un po’ di nervosismo nella partitella in famiglia disputata dalla Salernitana a Campagna. Perrone in ansia: Guazzo ha mal di schiena

A Campagna la Salernitana dei titolari ha concluso l’amichevole in famiglia con un uomo in meno: Mancini si è “auto espulso” a cinque minuti dalla fine, dopo un battibecco a metà campo per un calcio di punizione che non gli è stato accordato da Grilli, il vice allenatore di Perrone. Invano i compagni hanno provato a trattenerlo in campo sul risultato di 2-2: il calciatore ha svestito la pettorina ed ha lasciato il rettangolo di gioco, pare anche perché il fallo gli aveva provocato una lieve contusione tra caviglia e polpaccio. La Salernitana ha minimizzato, informalmente ha spiegato che non multerà Mancini perché è uscito dal campo autorizzato dallo staff. “Stanchezza, solo stanchezza”, ha raccontato la mezz’ala ad alcuni tifosi che l’hanno interrogato dopo la partita. In mattinata era circolata un’altra versione dei fatti: subito il fallo, Mancini avrebbe chiesto il pallone per battere la punizione ma sarebbe volata qualche imprecazione; a quel punto l’ex scaligero, Atleta di Cristo, avrebbe abbandonato il rettangolo di gioco sdegnato. Questa ipotesi, circolata in ambienti vicini alla Salernitana, è stata seccamente smentita dal club e da chi era in campo in quei frangenti. L’abbandono di Mancini ha destato comunque scalpore ed ha “oscurato” un’altra assenza illustre degli ultimi minuti: afflitto da mal di schiena (conseguenza anche del continuo peregrinare sui campi in erba sintetica), Guazzo ha chiesto a Perrone autorizzazione ad abbandonare il test in famiglia con un pizzico d’anticipo. Guazzo ha giocato in coppia con Ginestra, quest’ultimo autore di una doppietta. Alle loro spalle Vettraino, in attesa di Mounard. Il francese a Foligno aveva avvertito un dolore al flessore che poi si è riacutizzato in settimana. Per precauzione ha svolto anche ieri lavoro differenziato ma da martedì ad Eboli (porte chiuse) dovrebbe riaggregarsi. Molinari non c’era, aveva la febbre: con Rinaldi ha giocato Giubilato.