IL CASO

Ma il campo neutro ancora non c’è

Il prefetto di Chieti non si è pronunciato sull’ok per l’Angelini

NOCERA INFERIORE. Il caso derby, diventato nazionale per il divieto che ha pochi precedenti, ancora da risolvere.

L’unico atto ufficiale giunto alla Nocerina è delle scorse ore: Gerarda Pantalone, prefetto di Salerno, ha comunicato alla società il divieto di svolgimento dell’incontro su territorio provinciale (non può andare oltre in geografia, questione di poteri).

Nello stesso tempo ha indicato il collega di Chieti a fare in modo di ospitare all’Angelini la partita in questione (indicazione della sede alternativa arrivata dall’Osservatorio Manifestazioni Sportive con beneplacito della Lega).

Nessuna risposta ufficiale sull’asse Salerno-Chieti. Anzi Salerno-Napoli, considerando i natali, appunti partenopei, di Fulvio Rocco De Marinis, prefetto di Chieti.

E resta aperto anche un piccolissimo dubbio sull’intero contenuto della determina del Casms dello scorso 9 ottobre, quella che ha disposto il trasferimento fuori Campania e regioni confinanti.

C’è un passaggio che afferma la possibilità di valutare l’eventualità della presenza del pubblico, tutto o una parte chissà.

Restano tantissime perplessità: la bocciatura completa dell’operato dell’ex ministro Maroni (partendo ovviamente dalla tessera del tifoso, che doveva consentire partite sempre a porte aperte), la non omogeneità di decisioni e valutazioni (si giocano regolarmente derby o partite con rivalità ben più accese e molto piùrischiose).

La partita che si dovrà giocare e quella giocata tre campionati fa, che colpisce di striscio la Nocerina di oggi, essendo coinvolti alcuni tesserati rossoneri che all’epoca indossavano la maglia calabrese del Catanzaro: Bruno, Corapi, De Franco.

Non si ferma la battaglia della società giallorossa verso gli ex che hanno presentato contratti aggiuntivi e che ora passano alla cassa per riscossione da soggetti diversi rispetto a tre campionati fa (la società dell’epoca è fallita).

La magistratura ordinaria indaga da tempo, la Finanza l’altro giorno ha bloccato bonifici post sentenza Collegio Arbitrale (i pagamenti a Bruno, Corapi e Ciano subito stoppati), la Procura Federale ha chiesto carte e cominciato ad interrogare i soggetti interessati.

Marco Mattiello

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