LA CAUSA

Lotito-Galderisi, sale la tensione Dura battaglia tra gli avvocati

SALERNO. S’è tenuta ieri al Collegio Arbitrale della Lega Pro l’udienza sull’istanza di licenziamento per giusta causa promossa dalla Salernitana nei confronti dell’ex tecnico granata Galderisi e del...

SALERNO. S’è tenuta ieri al Collegio Arbitrale della Lega Pro l’udienza sull’istanza di licenziamento per giusta causa promossa dalla Salernitana nei confronti dell’ex tecnico granata Galderisi e del vice Cavalletto. Decisione attesa a giorni. «Contraddittorio molto articolato, appassionato, durato due ore», ha detto l’avvocato Grassani che difende gli allenatori. C’era pure Lotito in aula. Il patron ha ricordato all’allenatore che a Salerno non ha valorizzato il patrimonio tecnico messogli a disposizione ma ha disgregato, dividendo i calciatori anche a tavola: i convocati pranzavano insieme, quelli non convocati mangiavano in disparte. Poi ha fatto accenno a prove testimoniali – calciatori e staff tecnico della Salernitana – da presentare a corredo della propria tesi. Galderisi, viceversa, ha rivendicato autonomia gestionale. L’allenatore è parte resistente riguardo l’istanza del licenziamento per giusta causa presentata dalla Salernitana il 12 ottobre. «Riguardo l’aspetto economico, quindi il recupero delle spettanze, è invece un discorso che va da sé e non s’è ritenuto necessario presentare ulteriore ricorso a differenza di Cavalletto – ha precisato Grassani – perché in ogni caso la Salernitana, se il Collegio Arbitrale ci darà ragione, dovrà saldare tutto entro la metà di giugno, perché rientra nei parametri per l’iscrizione al campionato». Saldare quanto? Anche su questo aspetto ci sono state schermaglie. L’avvocato Gentile ha non solo svelato il quibus, («per l’allenatore stiamo parlando di 80mila euro») ma ha anche precisato che «il Collegio in apertura di dibattimento ha esperito un tentativo di conciliazione ma la controparte si è opposta, perché a loro interessa percepire fino all’ultimo centesimo dello stipendio pur non avendo, di fatto, lavorato». Grassani ha confermato il rifiuto alla conciliazione ma ha aggiunto: «La proposta della Salernitana era di pagare i 50 giorni intercorsi da metà luglio a settembre che risultano ancora non saldati». La battaglia legale va avanti da mesi e l’ultima cartuccia se l’era giocata la difesa di Galderisi depositando il 9 marzo una memoria integrativa per rilevare vizi formali e procedurali che avrebbero dovuto addirittura impedire al Collegio di pronunciarsi: errata nomina dell’arbitro (l’esterno Bruni poi rimpiazzato da Schiavone), decadenza dei termini, «perché prima della sostanza c’è la forma e prima del merito c’è il rito». Ne terrà conto il Collegio Arbitrale? La Camera di Consiglio è durata ore. «Partita secca – dice Grassani – decisione attesa a giorni». «Il Collegio stabilirà se ci si potrà avvalere di testimonianze», ha replicato Gentile.