Loschiavo sicuro «Quante sfide di alto livello»

SALERNO. Antonio Loschiavo, dirigente di lungo corso, dg del Benevento, potrebbe affrontare da ex la Salernitana in un torneo che si preannuncia agguerrito, competitivo, con tante pronte a sfruttare i playoff.

Loschiavo, come l’immagina la prossima C1?

«Tosta, difficile. Se penso alle squadre retrocesse dalla B e a quelle battute ai playoff, prenderà forma un campionato di alto livello».

Però senza retrocessioni: ci si spaccherà subito in due tronconi?

«È scontato. S’iscrivono due tipologie di club: quelli che tirano a campare coi contributi federali e valorizzazione dei giovani; quelli che hanno progettato un campionato d’avanguardia. Dalla prima alla nona della classe, saranno tutti sullo stesso piano».

Se la sente di sbilanciarsi sulla composizione dei gironi?

«Più volte, anche negli ultimi giorni, la Lega Pro con Macalli ha confermato l’orientamento di un taglio orizzontale, quindi la vecchia suddivisione Nord-Sud. Se così fosse, il girone meridionale sarebbe davvero di altri tempi: duelli rusticani in una serie C che somiglierebbe tanto a una B2».

Cosa potrebbe far saltare il banco?

«È mortificante giocare Nocerina-Paganese in stadi vuoti e fuori regione, distanti centinaia di chilometri dalla sede naturale. La Lega sta pensando se optare per il campanile oppure far prevalere discorsi d’opportunità».

Dubbi sciolti quando?

«Secondo me sarà importante anche la riunione di oggi in Lega Pro: si parlerà di budget finanziario preventivo ma è un’occasione importante per tastare il polso a tutte le società riunite in un contesto istituzionale e ci si potrà confrontare su tutte le problematiche, comprese quelle connesse all’ordine pubblico. La griglia definitiva, però, la conosceremo solo all’atto delle iscrizioni. Come ogni anno, la selezione naturale avverrà dopo l’esame Covisoc ed eventuali ricorsi, quindi dopo metà luglio».

Chi lotterà per il vertice?

«Tutte le blasonate del Sud, Albinoleffe, Cremonese, Pisa e Perugia. I pronostici sulla carta, però, vanno confermati in campo. La storia di questi playoff insegna: sono arrivate fino in fondo Carpi e Latina. È pur vero, però, che l’Avellino voleva vincere e c’è riuscita». (p. t.)