SALERNITANA

Lombardi si affida a Brini"Regalaci la serie B"

Il club ingaggia l’ex portiere. Il nuovo allenatore: «Libererò la squadra dalle paure». Confermato il silenzio stampa. Il direttore generale tagliente «Non ci piaceva la passività» Agostinelli non polemizza

«L’obiettivo? Liberare la squadra dalle paure; avere un’idea di gioco. Dobbiamo andare in B. Non m’importa con quante giornate e quanti punti di vantaggio». Brini ha fatto irruzione nella sede della Salernitana e si è presentato con parole spicciole. «E’ un aziendalista, gli piacciono concretezza, risultati, cultura del lavoro. E’ uno che la pensa come noi sul calcio», avrebbe poi chiosato Fabiani. Il mister marchigiano ha già avuto un primo contatto informale con pochi granata che ha allenato: Giannone a Terni, Russo per due anni e mezzo ad Ancona. Oggi li ritroverà tutti al Volpe per la ripresa pomeridiana. Sarà col vice, Gabriele Baldassarri, uomo fidato, lo scorso 1 febbraio annunciato nuovo tecnico del Tolentino, CND, e che prima della chiamata di Brini stava preparando il derby dei dilettanti col Centobuchi. Brini lascerà parlare tanto gli altri. In primis Lombardi che ha confermato il silenzio stampa dei tesserati, la lavata di testa al gruppo «con proprie responsabilità», desistito dall’ordinare il ritiro, sondati tecnico e diggì. Brini aveva una sciarpa al collo. Scritta inequivocabile: "Non mollare mai". Invece, a sentire il presidente, la Salernitana di Agostinelli aveva un po’ mollato. «A Taranto ho visto una squadra spenta, senza motivazioni e determinazione - ha commentato il patron - ecco, m’è sembrato avessimo un attimo perso l’obiettivo, per paradosso molli e paurosi sul +7 per noi. Falso, però, parlare di crisi e rottura degli equilibri. La squadra è unita». Il conduttore adesso è Brini. Presentandolo, Lombardi attacca così: «Abbiamo il mister che ci accompagnerà per questo scorcio. E’ persona determinata, caratteristica che infonderà al gruppo. Ha firmato fino a giugno. Non è però, incarico a tempo. Se fa bene, rimarrà».
Fabiani integra: «A scanso di equivoci, sulla durata del vincolo è stato Brini a puntare su un accordo fino a giugno. Vuole giocarsi il futuro in granata facendo bene nel presente». Brini è l’attualità. Agostinelli ha appena messo piede fuori dalla Salernitana congedandosi con parole grate, affettuose: «Mi auguro di festeggiare, sebbene da lontano. Faccio il tifo per la Salernitana. Che vada in B. Sarò contento, perché questo risultato sarà stato anche mio». Salutato così da Fabiani: «Va via in un momento particolare. Parliamo di una squadra 4 punti sopra a 12 gare dal termine. C’avrei messo la firma. Lombardi ha dimostrato di averecarattere: vista dall’esterno, la nostra scelta potrebbe sembrare un po’ impopolare. Invece il calcio va così e ad un certo punto ci sta che un elemento, chiunque sia, venga meno. Le ragioni? Non ci piaceva questa passività. Ci metto anche io la faccia, mi prendo le responsabilità. Io e il presidente, a Brini abbiamo pensato subito».
Pasquale Tallarino