IL TRIONFO GRANATA

Lombardi pensa ai rinforzie a uno stadio Arechi tutto nuovo

"Di Napoli resterà con noi e gli affiancheremo un grande bomber. Vorrei uno stadio stile Ferraris di Genova, aperto tutto il giorno con negozi, ritrovi, tutto coperto. Uno stadio all'inglese"

«Quando tre anni fa lanciammo la ciambella della cordata Ance dissi che la Salernitana era un’edilizia popolare ma sarebbe cresciuta per diventare una villetta. Ora, da presidente, dico che è una "bifamiliare". Le famiglie le conoscete già». Il giorno dopo la B, Lombardi lo dice con un filo di voce «ma solo perché ho gridato tanto». In verità ieri a pranzo, «nel mezzo di una giornata tutta salernitana», si è aggiunto un terzo nucleo.
«C’erano i Fabiani con i Lombardi e i Murolo. Tutto chiaro, no? Il diggì resta». E Re Artù? «Ha risposto già lui. Con noi pure in serie B. Gli affianchiamo un grande attaccante». La "Triade granata" starebbe già lavorando al progetto cadetteria. In un noto locale alle porte di Salerno, è stato servito prima l’antipasto e poi il budget, infine il primo. La torta, invece, si chiama stadio Arechi, il grande progetto. Lombardi lo dice, perché non è un mistero: «Ci piacerebbe un grande stadio, aperto tutto il giorno, tutti i giorni, con attività commerciali, fruibile, gradevole, godibile. Uno stadio coperto. Ho in mente un’immagine del "Luigi Ferraris". A Genova ci diedero per morti, sportivamente parlando. Se penso a Genova, penso, invece, al loro stadio all’inglese. Che bello, se accadesse anche nella casa granata».
Per una grande Salernitana ci vuole l’aiuto di tutti. Un minuto dopo la serie B, il presidente ha elogiato il Comune e chiesto alle altre istituzioni di uscire allo scoperto. Lui ha parlato di Enti. Il giorno dopo, non dà autorizzazione a virgolettare i palazzi a cui pensava. Dice di fare secondo intuizione giornalistica. E’ intuibile si tratti di Regione, Provincia, Ente per il Turismo e Camera di Commercio. Il presidente sogna «uno stadio per tutti abbonati, perché noi adesso abbiamo i trentamila di Salernitana-Pescara ed i trentamila possono avere peso anche in merito ai diritti tivù che sono tutti da chiarire, da decifrare».
Giura di non aver ancora pensato alla festa per la promozione raggiunta. Giura di non aver ancora aperto i telegrammi «che dalla sede mi dicono essere giunti a fiumi». Giura di non essere passato ancora in concessionaria per dare seguito alla promessa, per rispondere alla mimica del volante di Re Artù a Potenza. Si lascia scappare solo che «il capretto promesso da mio padre al bomber è già in forno con le patatine». A proposito di origini, di Cilento, sono arrivati gli auguri del sindaco di Agropoli, Franco Alfieri.
Il giorno dopo la serie B, il presidente ha girato all’ufficio stampa la propria lettera autografa. Su internet, ha detto grazie a tutti: «Grazie alle tante persone che ogni giorno, sulla sede della Salernitana Calcio 1919, hanno lavorato fino a tarda ora. Grazie alle forze dell’ordine, al questore Roca, al Comandante Provinciale dei Carabinieri De Marco, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza Mattassa. Bravi gli stewards col responsabile sicurezza Manzo. Esemplari i tifosi. Grazie ai genitori che hanno riportato i figli allo stadio».
Pasquale Tallarino