Lo show di Zito che fece infuriare Bari

Ad Avellino il mediano festeggiò il successo mimando il gesto della gallina

SALERNO. Gioca nella Salernitana - anche se il verbo giocare sabato non potrà coniugarlo almeno dall’inizio, e comunque poco finora lo ha coniugato in granata (di undici partite ne ha saltate due per squalifica e soltanto una volta è rimasto in campo per tutti i 90’) - ma poteva giocare anche nel Bari. A gennaio lo aveva infatti sondato pure il club biancorosso, solo che la tifoseria pugliese insorse alla sola, semplice, ipotesi. “Noi Zito non lo vogliamo”. Troppo fresco il ricordo, indelebili le parole, i gesti, le immagini. Da riavvolgere.

Un anno fa (9 marzo), stadio Partenio, Avellino-Bari in posticipo notturno finisce con la vittoria dei lupi tra un mare di accuse e veleni. Paparesta denuncia aggressioni ed un clima avvelenato, Zito prima della gara si “prende” con Sabelli (pare ruggini dell’anno prima, quando giocava nella Ternana) e poi, al raddoppio biancoverde, dopo una folle corse festeggia la rete mimando, sotto la curva, il gesto della gallina che depone l’uovo con tanto di pallone nascosto sotto la maglia e poi fatto scivolare per terra. Un gesto ritenuto offensivo dai tifosi del Bari che sulla maglia ha impresso il galletto. Scoppia il putiferio, le immagini spopolano in tv e sui social, come la foto (pare si trattasse di fotomontaggio) di Zito nello spogliatoio con in mano un pollo e la scritta “#Salvatelabari”. Istrionico e guascone (al Partenio, alla sua prima volta in granata, raccolse in atto di sfida un fumogeno lanciatogli dai suoi freschi ex tifosi e se lo portò alle labbra, come a dire “a voi vi fumo”) Antonio Zito non è sicuramente nelle grazie dei tifosi pugliesi mentre quelli della Salernitana attendono ancora di vederlo come un trascinatore, come uno di quelli capaci di fare la differenza. Finora non ha lasciato il segno, anzi: più dolori che gioie nelle sue otto apparizioni in granata. Il rigore provocato a La Spezia, l’espulsione dopo 43’ contro il Pescara, tante rincorse in apnea. Prezioso nei 12’ di Trapani quando servì l’assist a Coda. Curiosamente, ha giocato un’intera gara solo quando c’era Torrente in panchina con la Salernitana che superò il Brescia. Saltate due gare per squalifica, Menichini l’ha utilizzato quasi sempre da esterno nel 4-4-2 senza grandi risultati anche perchè Zito appare a corto di fiato. Però ha un sinistro che pennella e la Salernitana ha bisogno della sua qualità.