«Litteri è il giocatore più pericoloso dei veneti»

Bernardini pensa già alla sfida del Tombolato: «È un attaccante molto difficile da affrontare»

SALERNO. Raduno con pochi sorrisi, ma con la concentrazione altissima. La Salernitana si è ritrovata ieri pomeriggio sul prato del Mary Rosy per inaugurare la settimana che porta alla sfida contro la sorpresa Cittadella. Tutti agli ordini di Sannino, tranne due. Non c’erano infatti Massimo Coda e Antonio Zito. Per l’attaccante metelliano solo una seduta di fisioterapia, a causa della botta presa sul finale di gara contro il Pisa. Trauma distorsivo alla caviglia destra, recita il bollettino medico. L’ala mancina, invece, è rimasto bloccato a letto dall’influenza e già questa mattina (ore 10 Mary Rosy) sarà regolarmente in campo. Dopo esercizi muscolari, i ragazzi di Sannino sono stati divisi in due gruppi.

Nel mirino c’è già il Cittadella: «Un campo difficilissimo – ha ammesso il difensore Alessandro Bernardini ieri a Radio Bussola – Ci ho giocato tre volte ed è difficile affrontare il Cittadella fuori casa». Il pericolo numero uno, l’ex Gianluca Litteri: «È un grande attaccante, strutturato ma con una buona tecnica. Sarà un avversario difficile da affrontare, così come Simone Pasa che è un calciatore che mi piace molto». Nonostante un periodo non brillantissimo, la squadra è con Sannino: «La piazza è molto esigente, ma il mister è tranquillo. In settimana lavoriamo bene, con serietà. A volte si arrabbia. Ricordo di una volta a Varese, mandò un calciatore sotto la doccia e poi la sera ci offrì l’aperitivo. Vuole che nel gruppo ci sia armonia». E chi è triste perché senza gol, al momento, sono Coda e Donnarumma: «Anche l’anno scorso Massimo aveva problemi e poi si prese gli applausi. Farà lo stesso anche quest’anno. Alfredo, invece, il gol ce l’ha nel sangue e si allena sempre al massimo. Saranno determinanti anche in questa stagione». In chiusura, una valutazione sui colleghi: «Luiz Felipe e Mantovani sono due sorprese incredibili, lavorano duro in settimana e quando vengono chiamati in causa si mettono in mostra. Schiavi viene da un anno difficile, gli errori li facciamo tutti e dopo Ferrara è stato un po’ massacrato. È un calciatore serio e di personalità, riuscirà a essere di nuovo importante». (l. d. d.)

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