IL RETROSCENA

Lanzaro convocato: ci sarà stringendo i denti

SALERNO. «Maurizio, come va?». All’ora della colazione, al bar a pochi passi dallo stadio Arechi e dal campo d’allenamento, Alberto Mariani, il vice di Torrente, ha interrogato Lanzaro che girava il...

SALERNO. «Maurizio, come va?». All’ora della colazione, al bar a pochi passi dallo stadio Arechi e dal campo d’allenamento, Alberto Mariani, il vice di Torrente, ha interrogato Lanzaro che girava il cucchiaino nella tazzina del caffè. Lo stopper granata stava sorseggiando, non ha parlato ma mimato. E la mimica è stata palese: indicava il retto femorale sinistro, gesticolava come a simulare una fitta, un fastidio prolungato, un torpore. Ma sapeva che dopo il caffè ci sarebbe stato l’allenamento, la rifinitura, la convocazione quasi obbligatoria. Perché è così che va da settimane, da mesi, pure quando Lanzaro doveva convivere col dolore acuto al ginocchio e alla caviglia e non s’è mai sottratto alla terapia d’urto, idem Gabionetta. Troppo incerottata e condizionata, la Salernitana non può lasciare altri giocatori in infermeria e quindi fascia, cura, allevia, va di conserva. Gestisce e spera, si confronta al proprio interno, dialoga, accende semafori verdi e rossi, dosa l’intensità degli allenamenti auspicando che le dolenze sfiammino e gli acciacchi scompaiano. Andrà così anche per Lanzaro, habitué dei recuperi in extremis. Negli occhi la mimica, sul campo la forzatura, il coraggio a quattro mani. La rifinitura di ieri non è cominciata subito ma è curiosamente slittata (in campo) di oltre mezz’ora. In campo. In realtà, i granata erano già tutti al lavoro: hanno fatto gruppo davanti al video tape e hanno studiato l’avversario. Torrente ha focalizzato l’attenzione sul Perugia, ha fatto raccomandazioni, ha affidato le ultime consegne e ha preparato contromosse. Ci sarà da fronteggiare la velocità di Fabinho - e dovrà pensarci Colombo che è appena uscito dall’ovatta – ma bisognerà contrastare pure la fisicità di Ardemagni, l’avversario diretto di Lanzaro. Gli toccherà pure stavolta. Dopo il videotape, un altro film già visto. (pa. ta.)

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