Lancio di petardi, Daspo in arrivo

Ferita una steward, contusi alcuni tifosi irpini. Filmati degli scontri in questura

SALERNO. Hanno un volto ma non ancora un nome i possessori delle bombe carta lanciate dai Distinti, esplose in curva Nord fino al 22’ di Salernitana-Avellino. Le telecamere a circuito chiuso hanno individuato 5 lanci. Ora le immagini sono al vaglio della Digos che nelle prossime ore procederà alla identificazione dei responsabili. Il questore Errico che era allo stadio attende gli sviluppi dell’attività investigativa: scatteranno denunce a piede libero e Daspo. Le esplosioni hanno creato scompiglio nel settore ospiti: a più riprese, i tifosi irpini hanno cercato di sfondare il cancello divisorio. Il loro obiettivo era cercare il contatto con i salernitani assembrati nei Distinti, ai quali si sono uniti gruppetti di tifosi del Liverpool. Nel parapiglia è rimasta ferita una steward: è stata medicata dal personale della Misericordia, ha riportato escoriazioni (pare anche tre contusi, tifosi irpini). Sugli spalti è ritornata la calma solo quando le forze dell’ordine hanno deciso di schierare un cordone di celerini e finanzieri, aggiungendo altri agenti agli steward già presenti. Terminate le bombe carta, sono stati lanciati altri oggetti in campo e una monetina ha colpito l’assistente dell’arbitro. Tensione anche durante il sopralluogo delle squadre: alcuni tifosi in tribuna hanno preso di mira Castaldo: lo hanno insultato e lui ha replicato. A fine gara, il calciatore ha cercato di nuovo i tifosi granata ma è stato allontanato dalla panchina. Bordate di fischi anche per Biancolino, oggi nello staff tecnico dell’Avellino. Pare che a fine gara, nella stecca spogliatoi, ci sia stato pure un faccia a faccia con Zito, condito da insulti. Il derby della goliardia e del sano sfottò è andato in scena, invece, all’ingresso delle squadre. Mentre nei Distinti esponevano lo striscione “Wà zapp” trasformando il logo dell’applicazione di messaggistica gratuita, gli ultras granata sbeffeggiavano i cugini avellinesi: nell’anello inferiore del settore occupato dalla torcida è stato esposto lo striscione Curva Sud Agnellino; nello spicchio superiore, un effetto sipario e la gigantografia “Una vita da pecora”. Alla scenografia hanno partecipato anche le tifoserie di Bari, Reggio Calabria e Andria. C’erano 13265 spettatori paganti e il deflusso dei 2mila ospiti è stato piuttosto complicato. Gli 11 pullman coi supporter irpini sono stati scortati fino alla rampa autostradale, con presidio dei cavalcavia. (p. t.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA