giustizia sportiva

Lanciano deferito, ora rischia un'altra penalizzazione

Di Menno, amministratore e legale rappresentante della società, nei guai per non aver segnalato alla Covisoc il pagamento delle spettanze a un tesserato

ROMA. Il procuratore federale, a seguito di segnalazione della Covisoc, ha deferito al Tribunale federale nazionale sezione disciplinare l’amministratore unico e legale rappresentante della Virtus Lanciano 1924, Claude Alain Di Menno Di Bucchianico «per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, per non aver documentato alla Covisoc. l’avvenuto pagamento, entro il termine del 16 febbraio 2016, degli emolumenti dovuti ad un proprio tesserato per le mensilità di novembre e dicembre 2015» nonché «per non aver documentato alla Covisoc l’avvenuto pagamento, entro il termine del 16 febbraio 2016, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre e ottobre 2015».

Insieme al presidente del collegio sindacale della società, Angelo Castrignanò, Di Menno Di Bucchianico è stato deferito anche «per aver prodotto alla Covisoc, il 16 febbraio 2016, delle dichiarazioni attestanti circostanze e dati contabili non veridici». La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva e rischia una nuova penalizzazione.