BASKET

La Virtus Arechi cade in casa contro Ruvo 77-83

Coach Di Lorenzo: «Persa una partita che era nelle nostre mani»

La Virtus Arechi Salerno perde il big match contro Ruvo di Puglia e perde anche l'imbattibilità casalinga (77-83 il finale). Se di fronte ci sono la terza e la quarta forza del campionato la partita non può che essere bella. Entusiasmante. Ed infatti al Pala Longo vanno in scena quaranta minuti di grande qualità, con i primi (e non solo) che vedono assoluto protagonista Markovic che al 5' dopo due canestri consecutivi obbliga coach Di Lorenzo a sfruttare la prima sospensione. Che serve, ed anche tanto. Specie al capitano Valentini che inizia a colpire da tutte le zone del campo, 6 punti uno dietro l'altro ed ecco che la Virtus conquista la prima parità (10-10). Poi ci pensa Marini, nonostante i centimetri importanti di Ruvo, a ribaltare il punteggio con un gioco da tre punti (13-12). Un vantaggio che Salerno farà aumentare grazie ad un ottimo secondo quarto: Rinaldi prima colpisce con due triple, Coltro poi mette insieme più di una giocata di alta scuola. E così ecco spiegato il +7 all'intervallo lungo, che diventa +14 dopo appena tre minuti del secondo tempo (54-40).

Ancora mattatore uno scatenato Valentini. Ma proprio nel momento migliore la luce, a sorpresa, si spegne in casa Virtus. Ruvo infatti, trascinata da Markovic, rientra dal timeout post massimo svantaggio e ribalta clamorosamente il punteggio con un parzialone di 6-21. In più qualche fischio non è per nulla amico dei padroni di casa. Ma nonostante questo la Virtus con il giovanissimo Caiazza ristabilisce la parità (60-60). Che dura, però, poco. Ruvo, infatti, gioca l'ultima frazione tenendo sempre la testa avanti e toccando anche le 8 lunghezze di vantaggio, ma con carattere la Virtus torna fino al -2 a 38” dal termine. Ma sfortunatamente non basta.

Le dichiarazioni di coach Di Lorenzo: «Una sconfitta che da fastidio, anche perché la partita era in mano nostra. Ma poi ci siamo innervositi anche complice alcuni fischi imbarazzanti. Ma dobbiamo essere superiori a queste cose, così come imparare dalla sconfitta di oggi».