La Vigor Lamezia prepara la sfida dell’Arechi

Il ds calabrese Maglia: «Il bomber granata sbagliò ma mettiamoci una pieta sopra». Stop per De Luca

SALERNO. Talvolta il calendario lo fa apposta. Tra 10 giorni, quando riprenderà il campionato, Ciro Ginestra ritroverà all’Arechi proprio la Vigor Lamezia di Giuffrida, il calciatore che il “cobra” all’andata mandò in ospedale rifilandogli una testata sul naso. Il ricordo, in casa Vigor, è ancora fresco ma la dirigenza calabrese ha già mediato, «perché è solo una partita di calcio e sarà certamente una festa di sport». Non parla Giuffrida: i lametini hanno ordinato silenzio stampa esteso ai tesserati, dopo gli ultimi risultati negativi. Fabrizio Maglia, il ds, ha invece convocato una conferenza ieri in sede e qualche minuto prima ha concesso alcune battute al telefono. «Ginestra sbagliò a colpire Giuffrida - ha rimarcato Maglia - ma ora mettiamoci una pietra sopra. Sono già intercorsi colloqui telefonici tra le società e ve ne saranno ancora, perché da parte nostra – cioè del club – vogliamo ribadire che non portiamo rancore per quel brutto episodio e strascichi non ce ne devono essere. Poi è chiaro che in campo vanno i calciatori e dunque è giusto stemperare. Ho parlato con Giuffrida più volte: è sereno, sa che in campo si prendono e si danno». Non si pronuncia sul Daspo a Ginestra ma forse se l’aspettava: «Ha esagerato, lo sappiamo tutti. Da parte nostra, abbiamo pensato di non sporgere querela per evitare che i fatti potessero lasciare l’ambito calcistico ed entrare nella piega penale. Di fronte ai Daspo, noi società siamo impassibili e forse impotenti. Da un po’ la legge condanna comportamenti molto aggressivi in campo e sugli spalti. Forse è una legge dura ma va accettata, se funziona almeno da deterrente». Andrebbero accettate anche le decisioni arbitrali e il ds Maglia domenica scorsa non l’ha fatto. Infatti è stato espulso, poi inibito ieri dal giudice sportivo (che ha squalificato anche l’attaccante Fabio De Luca) a svolgere ogni attività federale fino al 26 febbraio. «Quando vedo cose storte - si giustifica - in campo protesto e sono stato punito. Sarò in tribuna, certo della bella accoglienza, come quella riservata alla Salernitana. Un onore sedere al fianco di Lotito, un onore giocare all’Arechi». Poi la speranza mal celata di fare il blitz: «All’andata la Salernitana vinse senza meritarlo e da Lamezia ha preso il volo. Se avessimo vinto noi, sarebbe cambiata l’aria. Ora servirebbe una vittoria per svoltare, una vittoria di prestigio». (p.t.)