CALCIO

La sottosegretaria alla Salute «Stadi pieni? Dopo un vaccino»

Sandra Zampa rincara la dose su porte chiuse e ripartenza: «Il calcio può aspettare un altro mese»

 

«Il calcio può aspettare un altro mese». A rallentare la corsa verso la ripresa degli allenamenti per il prossimo 4 maggio ci ha pensato ieri la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. «Vedo molto difficile la riapertura per il calcio a stretto giro di posta. Attendere non credo sia qualcosa di catastrofico», ha detto. Molto più lunghe e incerte invece le tempistiche legate alla possibilità di rivedere gli stadi pieni: «Sarà possibile andarci solo quando saremo in situazioni di massima sicurezza e avremo un vaccino». Preoccupazioni anticipate nella giornata di lunedì da Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, prima del divamparsi delle polemiche per la battuta sulla mancata assegnazione del titolo alla Lazio e del successivo dietrofront. «Oggi c’è un lockdown totale, come si può pensare alla riapertura del campionato? - ha dichiarato il professor Rezza ieri a Radio Punto Nuovo -. Poi è chiaro che se in qualche modo si pensa di riaprire, allora verrà valutato e si applicheranno protocolli di sicurezza sanitaria. Qualora il Governo decidesse di riaprire anche alcune attività ricreative, come quelle sportive, allora l’importante è che si facciano con la massima sicurezza».

Clima d’incertezza che potrebbe avere nella giornata di oggi una tappa cruciale per mettere nero su bianco il possibile protocollo per la ripresa degli allenamenti. È in programma, infatti, il secondo appuntamento della commissione medico-scientifico della Figc inaugurata dal presidente federale Gabriele Gravina la scorsa settimana. Medici e addetti ai lavori, dopo i contatti informali delle scorse ore, proveranno a stilare la tabella rigidissima riservata ai club professionistici per dare il via ad una possibile ripartenza.

Sabato Romeo

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