La soddisfazione di Grassadonia dura un tempo

«Buono l’approccio dopo il ko di Benevento. Ma nella ripresa abbiamo rischiato di perdere due punti»

BARLETTA. Gianluca Grassadonia è moderatamente soddisfatto. L’allenatore della Paganese è contento per la vittoria, meno per il secondo tempo giocato dai suoi: «Mi aspettavo alcune risposte dalla squadra e devo ammettere che le ho ricevute, »spiega il tecnico salernitano, nel corso delle consuete interviste del sopo partita, «ma è altrettanto vero che nel secondo tempo siamo scesi in campo con un atteggiamento che non mi è piaciuto, rischiando di buttare via almeno due punti preziosissimi».

Le risposte sono quelle che ogni tecnico pretende dopo una sconfitta arrivata in seguito ad una prestazione negativa: «A Benevento abbiamo fatto male, è sotto gli occhi di tutti, ed il risultato ne è stata una naturale conseguenza. Temevo questa trasferta perché il Barletta, nonostante la posizione in classifica che occupa, è una squadra che merita assoluto rispetto e che ha tutte le carte in regola per venire fuori da questa situazione. E infatti, in alcune fasi della partita, ci hanno messo in difficoltà, sfruttando anche il nostro atteggiamento».

E questo è accaduto perché, come spiega lo stesso allenatore, la Paganese non ha fatto quel che avrebbe dovuto fare per portare a casa il successo evitando di soffrire fino alla fine: «Non dobbiamo accontentarci mai, a Barletta invece lo abbiamo fatto, pensando forse che il gol di Girardi, che ci ha certamente aiutati, potesse bastare ad aver ragione dei nostri avversari. Fortunatamente è andata così, ma probabilmente altre volte questo non accadrà, nel senso che non sarà sufficiente un gol al quarto d'ora per portare a casa il successo. I numeri dicono che, in questo campionato, chi segna per primo spesso vince, ma è altrettanto vero che il girone è molto competitivo e per questo non bisogna sottovalutare né gli avversari né le partite per come si mettono».

Grassadonia analizza anche la rete che ha deciso la partita: «Il gol è stato il frutto di una bella azione, sono contento anche perché segnare subito ci ha avvantaggiati. Ripeto, spesso chi segna per primo vince, ma i numeri non dicono tutto come ho già spiegato in riferimento alla classifica del Barletta che resta squadra temibile. Chiedere al Sorrento, battuto sul proprio campo una settimana fa».

Inevitabile un passaggio sulla classifica, che vede la Paganese in zona playoff: «Non dobbiamo commettere l'errore di montarci la testa - frena l'allenatore - perché siamo una squadra neopromossa, una matricola, e questo concetto lo ricordo spesso ai miei ragazzi per evitare che qualcuno possa fare voli pindarici. Un errore che non credo verrà commesso, anche perché non ci manca nulla per centrare la permanenza nella categoria: il gruppo che ho a disposizione è fantastico, la società è sempre presente. Lasciamo che a sognare siano soltanto i nostri tifosi, è giusto che sia così, mentre a noi tocca lavorare per esaudire i desideri del club. È chiaro che se saremo talmente bravi da tagliare questo traguardo con grande anticipo, allora certamente non ci tireremo indietro, e proveremo a regalare a tutti insperate soddisfazioni come, credo, questo gruppo sta già facendo dall’inizio di questa stagione».(r.l.)

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