Agropoli

La sindrome fatale degli ultimi minuti

Il debutto di Dellisanti non ha evitato l’ennesima beffa in extremis

AGROPOLI. Non riesce ad invertire la tendenza l’Agropoli che continua a non saper gestire il vantaggio e a perdere punti nei minuti finali. Neppure l’arrivo di Dellisanti sulla panchina dei delfini ha visto la musica cambiare. È ormai una consuetudine: i biancazzurri, presi dal panico, finiscono, nei minuti finali, per vanificare tutto il lavoro svolto durante la gara. Sebbene la partita contro il Città di Messina abbia mostrato sul terreno di gioco un Agropoli maggiormente mobile e deciso sul terreno di gioco, nelle battute finali del match la paura prende piede nella mente degli undici che vanno in confusione e anziché fare possesso palla al fine di gestire il vantaggio, si chiudono in difesa e finiscono per farsi beffare dall’avversario di turno. È successo in quattro occasioni in questa stagione: domenica scorsa contro il Città di Messina quando Assenzio ha segnato il gol del pareggio al 91’; era accaduto a Torre Annunziata contro il Savoia in cui i bianco-azzurri si erano fatti raggiungere allo scadere dei minuti di recupero; e poi ancora con l’Acr Messina e con il Cosenza, che aveva segnato la rete della vittoria sempre sul finale di partita, approfittando di un’indecisione della difesa. Una situazione spiacevole che mister Dellisanti cercherà di raddrizzare: «Nei ragazzi subentra l’insicurezza negli ultimi momenti della partita, e nonostante il positivo atteggiamento portato avanti per quasi tutta la partita, prendiamo un gol alla fine che vanifica tutti i nostri sforzi. Lavorerò su questo punto».

Andrea Passaro

©RIPRODUZIONE RISERVATA