SALERNITANA-EMPOLI

La sfida al verticefa sognare Lombardi

Il presidente piomba nel ritiro di Eboli ed è galvanizzato dal momento della squadra: "Sarà una grande giornata di sport, voglio il primato"

Granata a rapporto. Prima che il tecnico granata Fabrizio Castori rispolverasse Peccarisi, Soligo e Pestrin in partitella, il gruppo ha fatto capannello ad Eboli intorno al presidente Antonio Lombardi che è venuto a far visita alla squadra all'antivigilia del match di vertice con l'Empoli. Dieci, quindici minuti di assaggio, sorrisi, toni distesi ed incoraggiamenti. Il presidente ha alzato la posta delle motivazioni, ha chiesto ai calciatori di spingere sull’acceleratore per regalarsi una notte magica.
Castori l’aveva fatto ad inizio settimana e la proprietà ha chiuso il cerchio con un discorso franco a pelo d’erba. Contro l’Empoli grandi firme, in palio c’è la gloria di tappa, tre punti che produrrebbero impennate nella classifica e forse nello stesso borsino della tifoseria. Lombardi si attende due cose: la vittoria che manca da due confronti interni ed un incasso da supersfida. Le due cose devono camminare di pari passo. La gente darà credito alla squadra ed affollerà le gradinate. Perché non sia un fatto sporadico, dettato dall’onda emotiva ed in risposta all’adunata convocata da tecnico e società, occorre una prestazione maiuscola, che resti impressa e crei il precedente per un nuovo appuntamento sugli spalti. «Assisteremo ad una festa di sport e mi auguro ad una vittoria - ha detto Lombardi attraverso il sito ufficiale - all’Arechi il match clou di giornata e gli occhi dell’Italia intera puntati addosso. L’auspicio è che Salerno risponda alla grande».
Il presidente ha parlato anche col tecnico ed ha scambiato qualche battuta in più con Di Napoli che ha fatto lavoro più blando, col preparatore atletico. Lo staff sanitario ha già annunciato che scioglierà le riserve all’ultimo istante utile. Resta, però, altamente improbabile l’impiego dell’attaccante di Rozzano contro l’Empoli dei grandi calibri. Non è assenza di poco conto. Perché a ben guardare, Di Napoli bomber in condominio con Fava è il calciatore della Salernitana che più ha familiarizzato col tabellino dei marcatori nelle partite casalinghe. Di Napoli ha sbloccato il campionato di B contro il Sassuolo. Ha sì sbagliato il rigore ma ha anche trafitto Sicignano sotto la Sud contro il Frosinone. Lui è rimasto a secco e pure la Salernitana contro la Triestina. Lui ha sfruttato l’assist pregevole di Turienzo contro il Pisa e la Salernitana ha preso almeno un punto. Contro l’Empoli, in vista del forfait, c’è bisogno ora più che mai che funzioni la staffetta in area di rigore avversaria. Di Napoli e Fava si passeranno idealmente il testimone.
Tocca all’ex di Triestina, Udinese e Bologna, aprivarchi in tante sfide all’Arechi e bomber formato trasferta sulla via Emilia, contro Modena e Piacenza, caricarsi sulle spalle la matricola Salernitana e portarla oltre l’Empoli, per una notte, e forse più, da protagonista. Il pubblico non aspetta altro. Castori, che è nato motivatore, ha usato parole misurate, andate diritto al cuore dei tifosi. Ha parlato di «squadra che è della città, di piazza che può identificarsi nei calciatori, di certe partite che non è detto le vinca il migliore ma chi mette più coraggio, attenzione, determinazione, un pizzico di fortuna e più anima».
Starà fuori dal recinto per squalifica. Starà in tribuna, in qualche punto d’osservazione. Nello stesso settore del presidente che ha chiesto il meglio e sogna una passerella con la squadra e il socio-amico romano, Murolo. Il colpo ad effetto è nei piedi del solito blocco. Peccarisi testato con Fusco. Ci saranno Kyriazis (Ambrogioni ha debellato il torcicollo) e Marchese. Scarpa e Ciarcià tagliano e crossano per Fava e Turienzo. Tricarico e Barrionuevo corrono. Pure Pestrin e Soligo, da ieri col pallone tra i piedi in partitella col gruppo.
Pasquale Tallarino