La Salernitana si affida alla “vecchia guardia”

Domenica in campo almeno otto undicesimi della formazione dello scorso anno Ritorno al passato in difesa con Tuia, a centrocampo Perpetuini, Guazzo in avanti

SALERNO. C’è qualcosa di nuovo nell’aria, anzi di antico. A Barletta, nella gara bivio, Sanderra si affiderà ad almeno 8/11 della passata stagione. Addirittura 9, se a centrocampo ci fosse odore di titolarità per Capua e Perpetuini insieme e non solo per uno dei due. La Salernitana, dunque, si affida alla vecchia guardia: cerca di cambiare passo affidandosi ai calciatori che hanno stracciato la C2 e che adesso si ritrovano tutti insieme sotto lo stesso tetto, con lo stesso modulo tattico che fu di Perrone. Perché Sanderra ha scelto: giocherà col rifinitore Foggia, uno dei pochi nuovi in una squadra che domenica in Puglia si conoscerà quasi a memoria. In difesa, il blocco di sempre: fuori Siniscalchi per squalifica, tornerà utile Tuia e l’allenatore lo allineerà alla difesa con la quale l’anno scorso ha conquistato centinaia di minuti di imbattibilità. In porta Iannarilli, a destra Luciani che però è insidiato da Sbraga, poi Molinari, quindi Tuia e Piva. Una linea affiatata per un’impresa che è diventata quasi improba: conservare imbattuta la porta granata. Fin qui la Salernitana non c’è mai riuscita: 3 gol beccati dal Teramo in Coppa Italia, 1 dal Lecce, un altro a Gubbio e 2 dal Pontedera sono già un bel campanello d’allarme. Però anche una lacuna sulla quale lavorare e che, se venisse sanata nei prossimi 90’ potrebbe diventare il grimaldello per espugnare Barletta. Il rovescio della medaglia, infatti, è la prolificità della Salernitana: 4 gol in 3 gare. Parafrasando Sanderra, dunque, si scopre una regola facile, facile: «Siccome il gol prima o poi lo facciamo, dobbiamo assolutamente trovare compattezza nella nostra metà campo». La mediana è già sotto tiro: in queste ore, si riflette sulla tenuta atletica di chi si è aggregato alla spicciolata, su tutti Esposito. Il play, però, potrebbe migliorare solo giocando e questa valutazione Sanderra la sta facendo. Siccome il centrocampo sarà già privo di Montervino, l’allenatore potrebbe inserire solo Perpetuini e rinunciare a Capua in avvio. Perpetuini è l’emblema della vecchia guardia silenziosa e laboriosa. Lo stakanovista di Perrone, il soldatino, ha fatto breccia anche nel cuore di Sanderra che lo ha elogiato e adesso lo butterà nella mischia: «Mette la gamba, ha personalità, sa giocare pure da schermo, ci tornerà tanto utile». Davanti a Foggia, infine, i gemelli del gol, i calciatori che hanno dato tanti punti alla Salernitana: 32 reti in 2 l’anno scorso, ecco ripresentarsi in zona gol Guazzo e Ginestra, già a quota tre, in tandem quest’anno. Sono amici, vedono la porta, vogliono la vetta e chiedono assist a Foggia. Mounard in panca scalpita e non è da meno. «Abbiamo battuto il Lecce perché il nostro trend positivo dura da due anni», aveva detto Montervino. Sanderra l’ha ascoltato: dentro la vecchia guardia per scuotere la nuova Salernitana.

Pasquale Tallarino

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