CALCIO

La Salernitana scivola nel derby al "Menti" Ma non si fa male grazie al Matera

La Juve Stabia s'impone per 1-0 grazie ad un gol-lampo di Jiday. I granata pagano dazio alle scelte iniziali di Menichini, rischiano il tracollo ma nel finale vanno vicini al pari con un palo di Gabionetta. Il ko del Benevento rende indolore la sconfitta. Delusione contenuta per gli 800 tifosi al seguito

CASTELLAMMARE DI STABIA. Una sconfitta indolore: la Salernitana scivola nel derby del “Menti”, accusa una falsa partenza, va vicino al tracollo nel primo tempo, si rianima nella ripresa grazie alle “correzioni” tattiche di Menichini dopo le sciagurate scelte iniziali, viene frenata dal palo (colpito da Gabionetta) proprio nei minuti finali, ma - soprattutto - non si fa troppo male in classifica, dal momento che il Benevento non fa di meglio a Matera. A duecentosettanta minuti dalla conclusione della stagione i cinque punti (e mezzo) di vantaggio sono quasi un’assicurazione sulla promozione in B per la capolista granata, a dispetto di un pomeriggio di poca gloria.



Uomini e moduli. Menichini sceglie una soluzione tattica - 3-5-2 - più prudente, almeno in avvio di derby. Torna la difesa a tre con Tuia, Lanzaro e Bocchetti. Più folta la linea mediana, dove rientra capitan Pestrin - con al fianco Moro e Bovo (preferito al diffidato e mezzo influenzato Favasuli) - mentre sulle corsie esterne agiscono, più con compiti di marcatura, sia Franco che Colombo. In avanti tocca  alla coppia carioca Calil-Gabionetta. Sull’altro fronte, invece, Savini deve rinunciare proprio in extremis a Di Carmine (infiammazione ad un piede), anche se l’atteggiamento delle “vespe” è piuttosto baldanzoso, tant’è che La Camera va a formare quasi un tridente offensivo con Ripa e Bombagi.

Avvio disastroso. E le “vespe” pungono già al primo affondo (2’): Jiday colpisce di testa indisturbato, dopo un salto a vuoto di Tuia, e capitalizza subito il calcio piazzato di Contessa, senza lasciare scampo a Gori. Che passerà più di venti minuti  d’inferno, perché Nicastro centra il palo (13’), dopo averlo scavalcato in uscita disperata, e poi lo grazia (22’) da distanza ravvicinata. Nel mentre la capolista crea solo una punizione (4’) di Gabionetta, che non spaventa Pisseri, e reclama un rigore (21’) per un intervento col braccio di La Camera sul cross di Moro. La Salernitana non è fluida nella manovra, è poco reattiva e propositiva,  e si fa prendere anche da un ingiustificato nervosismo, finendo per chiamare in causa Pisseri solo con velleitarie conclusioni dalla distanza: come quella di Moro, al 24’, bloccata in due tempi dall’estremo difensore della squadra di casa. Neppure la retromarcia tattica dell’allenatore granata, con Colombo arretrato sulla linea dei difensori,  sortisce un cambio di rotta. Anzi, è ancora la Juve Stabia a mettere i brividi agli ottocento tifosi granata presenti nel settore ospiti del “Menti” con Carrozza, che (45’) parte in posizione regolare, controlla bene il pallone, ma se lo allunga troppo a tu-per-tu con Gori. Finisce la prima frazione e per la Salernitana è quasi una liberazione dalla propria confusione tattica e dalla schiacciante supremazia degli uomini di Savini.

La ripresa. In avvio di ripresa Menichini si ravvede ancora tatticamente, gettando nella mischia Negro e lasciando negli spogliatoi Bocchetti, aumentando il peso specifico della pericolosità del proprio reparto avanzato. Gabionetta (4’) ci prova con una percussione solitaria in ripartenza, Negro vede respingere (9’) da un difensore un fendente dal limite dell’area piccola. Ma al 15’ è un calcio piazzato di Bombagi a dare la sensazione del gol, anche se a gonfiarsi è solo la rete esterna della porta difesa da Gori. Che è prodigioso in uscita (23’) nell’anticipare Carrozza innestato da Ripa. Menichini alla mezz’ora gioca anche la carta Mendicino, dopo aver avvicendato l’impalpabile Calil con Cristea, nel tentativo di acciuffare il pari.  E i granata ci vanno vicinissimi (41’) con un legno colpito da Gabionetta con un delizioso tiro a giro. Niente da fare anche nei tre minuti di recupero: la Salernitana torna a mani vuote dal “Menti”, ma l’amarezza per la sconfitta è mitigata dalla battuta d’arresto (2-1) anche del Benevento a Matera. Distanze immutate (+5 per i granata) ma con una tappa in meno (adesso ne mancano tre) al traguardo. La B è sempre più dietro l’angolo, a patto però di non commettere altri passi falsi!
 

JUVE STABIA-SALERNITANA 1-0

JUVE STABIA (4-3-3):
Pisseri; Cancellotti (45’ st Romeo), Migliorini, Polak, Contessa; Jiday (20’ st Maiorano), La Camera (37’ st Caserta), Bombagi;  Nicastro, Ripa, Carrozza. A disposizione: Santurro, Liotti, Burrai, Gomez. Allenatore: Savini.

SALERNITANA (3-5-2): Tuia, Lanzaro, Bocchetti (1’ st Negro); Colombo, Moro, Pestrin, Bovo (30’ st Mendicino), Franco; Gabionetta, Calil (20’ st Cristea). A disposizione: Russo, Trevisan, Pezzella, Favasuli. Allenatore: Menichini.

Arbitro: Dei Giudici di Latina

Rete: 2’ pt Jiday

Note: spettatori 4000 circa (di cui circa 800 provenienti da Salerno e sistemati nel settore ospiti dello stadio “Menti”) per un incasso complessivo di 45mila euro. Ammoniti: Tuia, Nicastro, Carrozza, Bocchetti, Colombo, Pestrin.  Espulsi. Angoli: 3-4. Recupero: 1’ pt, 3’ st