La rincorsa

La Salernitana ha un calendario per amico

I granata devono sfidare tre "piccole" a cominciare dalla Ternana. poi una serie di scontri diretti. E l'Arechi può dare una mano

SALERNO. La rincorsa playoff continua. Non può fiaccarla un pari - che ai punti sarebbe stato una vittoria - tutti si aspettano che la Salernitana ci riprovi e sono pronti a rinnovarle sostegno. La squadra non esce ridimensionata dallo 0-0 col Cittadella, anzi ringalluzzita e rinvigorita, perché non è piatta e monocorde ma viva e propositiva. L’iniezione di fiducia le arriva anche dal lungo applauso che i tifosi le hanno tributato all’uscita, martedì sera: occhi negli occhi, finalmente orgogliosi dei granata, gli ultras hanno applaudito i calciatori e loro hanno capito che il bonus non si era estinto nei 90’ di tentativi andati a vuoto, ma che sarebbe proseguito fino al 19 maggio, ultima partita della stagione regolare.

«Ora sotto con la Ternana, la prima di otto finali», ha caricato il co-patron Mezzaroma scrutando l’orizzonte. Pure lui è uscito dal guscio della diplomazia: «Nulla è precluso, perché la Salernitana ha una fisionomia, gioca, crea, tiene il campo, ci crede e mi fa piacere che sia rifiorito il rapporto col pubblico». Dopo 4 vittorie consecutive, la proprietà e la tifoseria hanno rapidamente aggiornato l’obiettivo, riproponendo quello d’inizio stagione: la Salernitana può ambire ai playoff. Bollini, invece, ha ricordato quale fosse «il primo obiettivo» che gli era stato chiesto di raggiungere al suo arrivo: era diventato la salvezza, a causa della crisi tecnica e di risultati che aveva portato al divorzio da Sannino. Adesso, però, Bollini sa bene che la salvezza non basta più. Saranno 8 finali, tutte ad alto coefficiente di difficoltà, a cominciare dal prossimo pacchetto di tre partite insidiose e delicate. Ha motivazioni feroci pure chi deve lottare per salvarsi e la Salernitana, in rapida sequenza, dovrà sfidare tre pericolanti: la Ternana in Umbria, sabato; il Latina, lunedì in Albis all’Arechi alle ore 15; la Pro Vercelli, sabato 22 aprile, in Piemonte. Superato il trittico nel quale conterà la mentalità vincente - granata grandi con le piccole senza palesare cali di concentrazione - il calendario cambierà aspetto. Non più una partita in casa e due in trasferta ma tre in casa e due in trasferta: l’Arechi dovrà diventare fedele alleato in partite che non saranno più testa-coda, come le prossime tre, ma spareggi playoff in piena regola. Fatta eccezione per il derby con l’Avellino che resta comunque una gara sui generis, la Salernitana dovrà affrontare il Bari che la sopravanza di 4 punti, il Frosinone che è secondo, il Carpi che ha due punti di vantaggio, infine il Perugia che ha 52 punti, 6 in più. Otto finali, a partire dalla prossima, a Terni. Una gara da vincere a tutti i costi perché sbancando il Liberati la Salernitana rosicchierebbe sicuramente punti a dirette concorrenti. Sarà, infatti, una giornata di scontri diretti ad alta quota: Cittadella-Benevento, cioè sesta contro quarta, e Spezia-Bari, cioè l’ottava che farà visita alla nona classifica. Occhio anche alle piccole contro le grandi: menù ricco con Trapani-Perugia, Pro Vercelli-Entella, Novara-Verona. I granata ripartono dalle proprie certezze: non prendono gol da cinque partite e addirittura da sei su azione. Devono, però, aggiustare un po’ la mira degli attaccanti: a segno solo Rosina negli ultimi 180’, digiuno all'Arechi negli ultimi 90’ (non accadeva dal 4 febbraio), Coda a secco da tre partite.