La Salernitana è pronta a farsi sentire

L’avvocato Gentile: «Nessuna protesta ma Lotito chiederà più attenzione alla Figc». E Perrone oggi parla al gruppo

SALERNO. La Salernitana vede rosso. Decimata da arbitri puntigliosi e sotto esame – a Pisa c’era l’osservatore Farina in tribuna e il direttore di gara, Rocca di Vibo Valentia, è stato ligio al regolamento – la squadra di Perrone si sta distinguendo per grinta e personalità ma anche per una complicata gestione della foga agonistica. Non dosa l’esuberanza, sopravanza l’avversaria in condizione atletica ma pecca d’irruenza. E gli arbitri l’aspettano al varco. Partirà un dossier? Risponde l’avvocato Gentile: «Non apparteniamo alla schiera delle società che lanciano le sfide al Palazzo. Lotito,però, è consigliere federale e nel rispetto delle regole e delle norme che disciplinano i rapporti con la Figc toccherà a lui, nelle sedi idonee, chiedere maggiore attenzione se si ravvisassero errori delle diramazioni della Federcalcio, in questo caso il settore tecnico arbitrale. Ora aspettiamo sereni le decisioni del giudice sportivo». Tempo fa Montervino diede la sua spiegazione: «Gli arbitri vogliono dimostrare di essere all’altezza e che non soffrono di timore reverenziale: se butto fuori uno con carriera alle spalle, fa più notizia». Susini a Pisa ha rincarato la dose: «Le espulsioni sono state severissime. C’è bisogno di arbitri più competenti, magari di B. Non possono venire a fare il brutto ed il cattivo tempo».

L’altra faccia della medaglia, cioè il numero di ammonizioni ed espulsioni che s’ingrossa con cadenza settimanale, fa però riflettere. Se la Salernitana è alla decima espulsione, la settima da quando c’è Perrone, 4 dirette e 3 per doppia ammonizione, 32 cartellini gialli in totale, è giusto che la squadra s’interroghi. Non è escluso che l’allenatore le ponga domande oggi alla ripresa: potrebbe invitarla a una gestione più serena, perché a Catanzaro e a Pisa s’è avuta l’impressione che la Salernitana in parità numerica avrebbe fatto il blitz. Insomma i granata a pieno organico possono vincere contro chiunque; in 10 sono capaci di costruire e fallire ghiotte palle gol; in 9 è un miracolo che non abbiano perso. È da autolesionisti viaggiare sul filo del rischio negli scontri diretti con punti pesanti in palio. Perciò l’allenatore interverrà e chiederà applicazione e concentrazione intensa: il fallo e la sanzione sono sempre figli di qualcos’altro, ad esempio distrazioni evitabili che costano sanguinosi contropiede. La Salernitana ha un regolamento interno e fioccano multe quando si eccede con le espulsioni. Filtra, però, non sia questo il caso: la società interviene quando si lascia la squadra in inferiorità per comportamento oltraggioso nei confronti dell’arbitro, non per espulsioni dopo uno scontro di gioco. Intanto la Salernitana ha già indicato in organigramma il suo direttore sportivo. È l’amministratore unico Corradi: doppio ruolo, fattispecie consentita dalle nuove disposizioni sulle Licenze Nazionali.

Pasquale Tallarino

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