La “rivoluzione” del Napoli resta incompiuta

Il mercato si chiude con quattro cessioni ma senza qualche innesto di qualità in difesa e a centrocampo. Benitez comunque è soddisfatto del lavoro della società

Una rivoluzione cui manca ancora qualcosa. Questa l’impressione dei tifosi alla chiusura del mercato che il Napoli ha concluso senza acquisti last minute. Il ds Bigon ha pensato unicamente alle cessioni. Ne ha completate quattro nel giro di poche ore portando il totale a 24, un numero importante che consentirà a Benitez di lavorare con un organico giusto. Sono andati via Emanuele Calaiò (Genoa), Marco Donadel (Verona), Andrea Dossena (Sunderland) e Soma Novothny (Paganese). Restano, invece, a disposizione di Rafa Benitez sia Davide Bariti che Bruno Uvini.

I trasferimenti non si sono concretizzati al di là di qualche interessamento. Numericamente la rosa è completa. Resta qualche perplessità per difesa e centrocampo. Il tecnico castigliano ha scelto di andare avanti così senza alcun innesto. Senza Skrtel e Mascherano, i suoi obiettivi, ha preferito evitare altri giocatori preferendo Fernandez ad Astori che il presidente De Laurentiis aveva praticamente bloccato. Una scelta sicuramente coraggiosa che sarà poi verificata nel corso di questi mesi. Il Napoli chiude comunque con un esborso di 85 milioni di euro, a fronte di circa 65 milioni intascati, soprattutto dalla cessione di Edinson Cavani.

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