Cavese

La rivincita della “vecchia guardia”

Capitan De Rosa: «Col Savoia sono un ex, ma esulterò in caso di gol»

CAVA DE’ TIRRENI. Sette punti nelle ultime tre partite: la Cavese sembra aver ingranato la marcia giusta. Non è una squadra appariscente, ma è in compenso molto pratica, bada al sodo, gioca nello schieramento tattico più congeniale e soprattutto sembra aver ritrovato la coesione che ne aveva caratterizzato la scorsa stagione in Eccellenza.

È il blocco, composto dai vari Manzi, Lordi, Claudio De Rosa e Marrandino, a essersi segnalato vincente. Domenica al “ Lamberti” arriva il Savoia, che è una delle “matricole terribili” del girone I oltre al Città di Messina, e la gente aspetta con trepidazione l'ennesima conferma. Chi tra i giocatori già attende la partita con il Savoia è il capitano della Cavese, Claudio De Rosa, il quale in maglia bianconera ha superato addirittura le settanta presenze tra il 2006 e il 2009.

«Il mio miglior ricordo del Savoia è stato quello della semifinale dei play-off in Serie D, che vincemmo ad Angri grazie a un mio gol- rievoca De Rosa - Negli scorsi anni ci fu anche un approccio con la società che voleva farmi ritornare, non se ne fece più nulla, ma alla fine sono convinto di aver fatto la scelta giusta tornando a Cava».

La forza della Cavese di oggi qual è?

«Stiamo crescendo fisicamente e mentalmente: in campo siamo più compatti e corti tra i reparti, grazie anche all’arrivo del mister Pietropinto».

Sconfiggere una squadra eccellente come il Savoia cosa vorrebbe dire?

«Un’iniezione di fiducia in più: se riuscissimo a fare risultato contro di loro magari guarderemmo il campionato sotto un altro aspetto, ma il nostro obiettivo a tutt’oggi rimane la salvezza».

Se dovesse fare gol, De Rosa esulterà?

«Certo che esulto. Sono il capitano della Cavese e sono di Cava; rispetto molto la gente di Torre Annunziata, ma in caso di gol vado sicuramente sotto la nostra curva».

E’ attesa sempre la firma di Pietropinto, che ha preparato le ultime due partite giocate dalla Cavese pur senza poter andare in panchina personalmente: anch’egli sarebbe un ex.

Orlando Savarese

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