La Rari Nantes ora impugnerà l’ingiunzione da 400mila euro

SALERNO. Il decreto ingiuntivo, firmato dall’avvocato Attanasio per conto dell’Ufficio Legale del Comune di Salerno, è da settimane sulla scrivania della Rari Nantes. L’atto giudiziario, che fa seguito a precedenti diffide e atti di messa in mora, intima al club giallorosso il pagamento di 400mila euro per la gestione e l’uso delle piscine Nicodemi, Mascia e Arbostella dal 2009 a dicembre 2012. Il decreto è sulla scrivania della Rari che dichiara di aver sostenuto lavori straordinari di manutenzione e dunque ritiene di non dover corrispondere parte delle somme richieste. Dal computo è stralciata l’annualità 2013, né d’altra parte dovrà essere calcolata: da gennaio a marzo, dunque nelle prime tre mensilità godute del nuovo anno, la Rari Nantes ha regolarmente corrisposto gli importi dovuti al Comune di Salerno, cioè 13mila euro al netto di Iva per la piscina Arbostella, 2200 per la piscina Mascia e 1700 mensili per la “Nicodemi”. Il pregresso, però, è all’attenzione dell’ufficio legale dell’Ente che batte cassa ed è passato al recupero crediti. La Rari Nantes ha affidato ad un proprio legale di fiducia il compito d’impugnare l’atto giudiziario entro 30 giorni dalla notifica: passaggio obbligato, altrimenti il decreto diventerebbe esecutivo. Tranne che si addivenga ad una conclusione bonaria della vicenda che oggi appare difficilmente ipotizzabile - la fase della interlocuzione con gli uffici è ampiamente superata e si è già in presenza di un decreto ingiuntivo – si aprirà un procedimento civile e il Comune si costituirà in giudizio. Ballano 400mila, ci sono divergenze di vedute anche sulla proporzione delle spese sostenute per portare a termine lavori straordinari alle piscine, indifferibili, di somma urgenza. Inevitabile, quindi, una CTU, Consulenza Tecnica d’Ufficio. (p.t.)