«La Rari Nantes getterà in vasca cuore e carattere»

Giallorossi al terzo posto e finora al di là delle aspettative «Possiamo ancora crescere, sarà la mia “prima” da ex»

SALERNO. Matteo Citro, tecnico della Campolongo Hospital Rari Nantes Salerno, si ritroverà a vivere il suo primo derby da ex, con emozioni speciali.

Come vivrà la stracittadina?

«Sarò per la prima volta contro la Tgroup Arechi, che considero una mia creatura, infatti, sono stato tra i fondatori ed ho fatto l’allenatore per tante stagioni. Sarà un evento emotivo particolare per me. Dal punto di vista prettamente tecnico, invece, l’Arechi ha qualcosina in più rispetto a noi, ma il derby è gara a sè, gli episodi ne decideranno l'esito. Giocheremo con giusta voglia e determinazione, senza assilli di classifica. Spero che sia una bella giornata di sport e vinca il migliore».

Siete terzi in classifica: è un obiettivo previsto alla vigilia?

«Siamo partiti prefiggendoci di ottenere la salvezza, senza passare per i playout, anche perché la squadra è molto ringiovanita rispetto al passato e si doveva vivere un anno di transizione e assestamento, ma il campionato ha dato di più di quanto ci aspettavamo. Siamo ben oltre le aspettative, però c'è la consapevolezza che possiamo crescere, gestendo meglio le situazioni e limando dei passaggi a vuoto, che peraltro sono caratteristiche di squadre giovani come la nostra. L’obiettivo resta conservare la categoria che dovrebbe essere raggiunto intorno ai 25-26 punti, ma se il campionato ci riserverà qualcosa in più lo accetteremo con piacer».

Si vede già la “mano” di mister Citro, nella Rari Nantes Salerno?

«I ragazzi hanno fatto gruppo e non ho molti problemi di spogliatoio. Considero molto importante che siamo riusciti a fare punti pure fuori casa. La squadra ha iniziato a recepire che bisogna giocare alla “Vitale” o in trasferta con lo stesso atteggiamento. Si deve continuare su questa strada, vivendo la stagione come viene, assestando il settore giovanile ed accumulando utile esperienza».

È azzardato ipotizzare a breve, una squadra di pallanuoto salernitana in A/1?

«Non so se i tempi sono maturi. Sicuramente la Tgroup Arechi può ambire ai playoff, quest'anno, però secondo me la massima serie deve essere programmata: si deve fare un importante lavoro a livello giovanile, conquistare la promozione e giocare in A/1 con una squadra composta da 7-8 elementi del vivaio, ai quali aggiungere 4 atleti forti ed esperti, perché economicamente diventerebbe troppo dispendioso per la società allestire una formazione costituita esclusivamente da giocatori di fuori».(do. fe.)