BASKET

La quarantena dei cestisti stranieri di Angri e Agropoli: «In Italia siamo al sicuro»

L’emergenza coronavirus gli ha impedito di far rientro in patria «Le nostre famiglie stanno bene Manca la routine»

L’emergenza coronavirus e la cancellazione dei campionati ha coinvolto anche la serie C Gold. Tra le squadre maggiormente protagoniste del massimo campionato campano c’erano l’Angri e la New Basket Agropoli, seconde a pari merito dietro la capolista Forio. Malgrado l’annata sia terminata nettamente in anticipo, alcuni componenti dei roster non sono riusciti a rientrare nelle loro nazioni. E stanno vivendo la loro quarantena nel Salernitano. Qui Angri. «È solo un piacere avere ancora qui i nostri ragazzi ». Qualche giorno fa aveva così dichiarato il presidente angrese Alfonso Campitiello . Sono infatti rimasti in città ben tre giocatori. Oltre al lituano Kalvis Sprude ci sono in foresteria anche Simon Anaewke , nigeriano di 18 anni, e il 20enne del Congo Noah Mwana Nzita . Il primo, malgrado la giovanissima età, è stato uno dei pivot migliori della categoria. Un’autentica macchina da punti e rimbalzi. Ora si trova a fare i conti con una vita piuttosto diversa. «È stato scioccante per me, stare in casa tutto il giorno ci mette a dura prova. Non vedo l’ora finisca questa situazione e ritornare alla routine di sempre». Stabili sono comunque i contatti con i familiari. «Li sento almeno due volte al giorno e grazie a Dio sono tutti al sicuro. Ogni giorno mi sembra che siano qui con me. Tornare a casa? Avrei voluto ma alla fine mi è sembrato giusto aspettare. Fine del campionato? A mio avviso sarebbe stato meglio attendere ».

È più speranzoso, invece, Mwana Nzita. «È difficile, ma credo che sia fondamentale rimanere a casa per la nostra sicurezza. Per fortuna la famiglia mi è vicina e virtualmente siamo sempre insieme. Rientrare a casa? Sì, mi avrebbe fatto piacere ma non è mi è stato possibile. Sono felice di essere a Angri e di aspettare che si torni alla normalità». Anche lui è amareggiato per com’è finita la stagione. «Nessuno che ama questo sport direbbe che sia stato giusto farla finire così. Ma la nostra salute viene prima di tutto».

Qui Agropoli. A pari punti in classifica con Angri, c’era la New Basket Agropoli. I bulgari Asen Popov e Stanislav Tsonkov non sono riusciti a rientrare in patria. E per di più non possono nemmeno godere delle tante bellezze che offre il Cilento. Entrambi stanno vivendo questa pandemia con mille precauzioni. «La situazione è preoccupante per entrambi, viviamo con tanta cautela, soprattutto quando si deve uscire fuori per le necessità primarie, negli appartamenti ci sentiamo al riparo». La voglia di tornare in Bulgaria è tanta. «Siamo molto in contatto con le nostre famiglie, per essere sicuri che siano sani e salvi. Ora stiamo cercando entrambi un modo per tornare da loro il prima possibile». Infine un commento sulla fine anticipata del campionato. «È stato amaro, soprattutto perché non siamo riusciti a valorizzare ciò per cui abbiamo stretto denti e sudato. Però in un momento di emergenza non si può pensare a sé stessi, perché qui si tratta di salvaguardare la salute della famiglia, del vicino e la propria. Adesso bisogna capire come uscire da questa pandemia e poi rimetterci in piedi».

Gianluca Buonocore