SALERNITANA

La prova della firma contro Cerci e la gara fantasma va verso il 3-0

L’avvocato Gentile: «La cifra di 2 milioni chiesta dal calciatore è immotivata. Abbiamo i documenti»

Alessio Cerci firmò la riduzione del contratto da due stagioni ad una soltanto». Punta tutto su questo documento la Salernitana, come spiega il suo avvocato Gianmichele Gentile, per rispedire al mittente la richiesta di risarcimento di ben due milioni di euro avanzata dall’attaccante oggi all’Arezzo. Venerdì pomeriggio, infatti, si terrà in videoconferenza il Collegio Arbitrale per discutere del caso, dopo l’istanza presentata dal calciatore. La società granata, attraverso le parole del suo legale, fa trasparire grande tranquillità a riguardo, forte di avere tra le mani la prova regina in suo favore, ossia la documentazione con tanto di firma di Cerci posta nello scorso gennaio sulla riduzione da due ad un anno di contratto. Il tema del giudizio sarà proprio la validità di questa sottoscrizione fra le parti, con l’attaccante che punta invece a dimostrare il contrario e a far valere il biennale firmato in origine nell’agosto 2019, con richiesta di risarcimento da ben due milioni di euro. «Si tratta di una cifra che non è motivata né giustificata ma è frutto delle volontà del calciatore», spiega Gentile, prima di ritornare sul contenzioso. «La Salernitana è sicura della documentazione di cui è in possesso e del contratto scaduto come da accordi al termine della scorsa stagione. Parliamo però pur sempre di un procedimento legale, quindi è impossibile esprimersi prima».

Sabato Romeo

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