La Procura punta sulle scommesse

Le indagini penali continuano: i sospetti sul ruolo avuto da tifosi e faccendieri

SALERNO. A Bari le indagini della Procura della Repubblica e del Nucleo Investigativo dei carabinieri continuano. Perchè gli inquirenti seguono la traccia delle scommesse (clandestine) legata anche a Salernitana-Bari. Perchè attorno al Bari di quegli anni il fenomeno - è stato appurato per altri casi- era non episodico. Scrivono i carabinieri nell’informativa consegnata il 29 ottobre 2012 al procuratore capo Laudati ed ai pm Angelillis e Dentamaro. “La vicenda penale trae origine da una precedente inchiesta di codesta Procura della Repubblica inerente un fenomeno antigiuridico sicuramente operativo nel corso delle ultime stagioni dei campionati nei quali militava il Bari, che vedeva calciatori della squadra barese ed un nugolo di altri individui - ristoratori, gestori di centri di raccolta di scommesse su eventi sportivi e faccendieri - a questi vicini, operare, in ambito associativo, per falsare l'esito di alcune partite in modo da garantire vincite “sicure” ai soggetti in questione - calciatori inclusi - che, su quelle partite in cui era impegnato il Bari, avevano scommesso importanti somme di denaro. Vitale, nell’ambito del descritto protocollo antigiuridico, risultava il contributo di alcuni calciatori che scendevano materialmente in campo potendo condizionare il risultato e vincere la stessa alea connaturata all'evento agonistico. Nell’estate 2012 la Procura Figc trasmetteva i verbali degli interrogatori resi dagli ex calciatori del Bari Andrea Masiello e Lanzafame che denunciavano l’accordo raggiunto tra i giocatori del Bari e alcuni rappresentanti della Salernitana. La compromissione del regolare svolgimento della gara non aveva avuto preminentemente “finalità di scommessa” ma era stata richiesta ai giocatori del Bari da colleghi e dirigenti della Salernitana che avevano interesse alla vittoria per motivi di classifica e che per questa ragione avevano corrisposto una importante somma di denaro”.

Nei verbali insistenti e continui sono i riferimenti ed i quesiti legati a fatti e personaggi determinati. A tutti i giocatori del Bari viene chiesto delle pressioni della tifoseria (“ci dicevano di perdere perchè erano gemellati con quelli della Salernitana”), di eventuali irruzioni nello spogliatoio, di contatti con personaggi dediti alle scommesse (viene chiesto di Bellavista a Conte e Lanzafame, ad esempio): la convinzione è che sul quel 3-2 (e sulle dinamiche del risultato) in tanti ci abbiano scommesso, e guadagnato. Giocatori, dirigenti, e tifosi. (mi. spi.)